Venerdì 22 Novembre 2024
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Alessio Vinci morto a Parigi: martedì Roma decide se archiviare l’inchiesta. L’avvocato: “Ancora troppi misteri”

La decisione del gip è attesa per il 10 ottobre. Lo studente di Ventimiglia era stato trovato cadavere a Parigi ai piedi di una gru il 18 gennaio 2019. Ecco 3 interrogativi che lasciano spazio ai dubbi

Alessio Vinci: il 18 enne è stato trovato morto a Parigi nel 2019. Martedì la procura di Roma deciderà se archiviare il caso come suicidio

Alessio Vinci: il 18 enne è stato trovato morto a Parigi nel 2019. Martedì la procura di Roma deciderà se archiviare il caso come suicidio

Roma, 8 ottobre 2023 - Restano ancora tanti misteri nella morte di Alessio Vinci, 18 anni e un grande talento, studente di Ventimiglia al primo anno di Ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino. Il ragazzo è stato trovato morto il 18 gennaio 2019 a Parigi, il corpo ai piedi di una gru e tante domande ancora senza risposta. Martedì 10 ottobre la procura di Roma - competente per i casi degli italiani all’estero - deciderà se archiviare l’inchiesta aperta per istigazione al suicidio. Ecco 3 interrogativi che lasciano spazio ai dubbi.

Il codice misterioso nella stanza d’albergo a Parigi

Che cosa significa il codice trovato nella sua stanza d’albergo, un hotel di lusso a Parigi? Quella scritta ’Etp’ potrebbe indicare l’“Eliporto Terre Plein du Larvotto”. Ne ha parlato a Chi l’ha visto? l’avvocato a cui si era rivolto il nonno Vincenzo, poi morto l’anno scorso. Il 18enne aveva in progetto di trasferirsi a Parigi per proseguire gli studi con Erasmus. E aveva confidato più volte l’intenzione di portare con sé chi rappresentava tutta la sua famiglia.

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Lo smartphone integro

Da capire anche come si possa spiegare un volo di decine di metri dalla gru con il telefonino ritrovato integro. Non è mai stata recuperata, invece, la carta d’identità. E manca all’appello anche uno zaino grigio, ben visibile dalle telecamere che riprendono gli ultimi spostamenti di Alessio.

C’era qualcuno con Alessio in albergo?

Infine resta un altro interrogativo. Il computer di Alessio, nella stanza d’albergo, avrebbe registrato attività (ad esempio la visione di un film), mentre il 18enne era fuori. Allora viene da chiedersi: c’era qualcuno con lui? Resta tutto da capire. Sullo sfondo, la convinzione tenace del nonno, scomparso un anno fa: “Non aveva motivi per voler morire”.