Venerdì 22 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Alessandra Ripoli scomparsa a Capaccio Paestum (Salerno), la zia: “Non smetterò di cercarti finché non saprò se questa è una tua scelta”

L’ultima traccia della 21enne su Instagram risale al primo aprile, la ragazza ha pubblicato una storia ambientata a Napoli. Poi altri avvistamenti ma resta il silenzio. Indagano le forze dell’ordine, in campo anche l’associazione Penelope che scrive: “Sta attraversando un momento di difficoltà”

Capaccio Paestum (Salerno), 15 aprile 2024 – Alessandra Lucia Ripoli, scomparsa a 21 anni da Capaccio Paestum (Salerno) nel giorno di Pasquetta, si è lasciata dietro il dolore della famiglia e tanti interrogativi. L’ultima traccia è sui social, su Instagram il 1 aprile ha pubblicato una storia da Napoli, dov’era diretta. Poi avvistamenti o presunti tali, l’ultimo al Bivio di Santa Cecilia, a Eboli.

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“Dobbiamo cercarla, mia figlia va aiutata”, sono state le parole consegnate dal padre Silvio al Corriere di Salerno.

Alessandra Lucia Ripoli: la rosa e il veliero

Occhi chiari, capelli lunghi scuri, tatuaggi su polsi e gambe. Riconoscibile dai tatuaggi, “ha un veliero sul polpaccio e una rosa grande sulla mano oltre ad altri sono ben visibili...”, scrive la zia Francesca su Facebook. Prima poche parole che hanno il suono di una preghiera: “Forza, forza, condividete”. Il post rimanda a un sito locale che parla dell’ultimo avvistamento. Sull’avambraccio Alessandra ha tatuata la frase, “è tutto un forse”. 

“Sta attraversando un momento di difficoltà”

Si parla di altri allontanamenti in passato ma questa volta i familiari si sono preoccupati. Sulla scomparsa indagano le forze dell’ordine. Si è mobilitata anche l’aasociazione Penelope Campania, tanti i messaggi sui social.

Le parole della zia che toccano il cuore

Commoventi le parole della zia Francesca. Che racconta di Alessandra da piccola: “Quella bambina che con le scarpette rosse piccole piccole ha dato i primi passi stringendo le mie mani. Quella bambina che con i suoi primi dentini mi ha fatto due buchi in faccia e ad oggi ancora ridi quando te lo racconto. Quella bambina che oggi è una donna e decide lei cosa farne della sua vita ma deve sapere che la amiamo, tutti”. Poi la chiama con i nomignoli di famiglia: “Beki, danda, se non dai notizie io li elenco tutti e sai non ci sarà posto dove non cercheremo, e io non la smetterò, finché non saprò se questa è una tua scelta oppure no”.

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