Roma, 4 novembre 2024 – Domani sarà un’altra giornata difficile per gli utenti delle ferrovie. Dopo l’accoltellamento del capotreno avvenuto oggi a Rivarolo, oggi i sindacati hanno annunciato uno sciopero nazionale dei treni per martedì 5 novembre. Sono sei le sigle che aderiscono: Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt, Ugl, Fast e Orsa. E’ coinvolto tutto il personale mobile di Trenitalia, Italo NTV, Trenitalia-TPER, Trenord. Tre giorni dopo, l’8 novembre, si fermerà tutto il trasporto pubblico locale.
Orari e treni garantiti
Lo sciopero durerà 8 ore. Scatta alle 9 e si conclude alle 17. A rischio i treni regionali: la mobilitazione cade infatti al di fuori delle fasce di garanzia (6-9 e 18-21) in cui i servizi sono assicurati per legge. Trenitalia ricorda che i treni potranno subire “cancellazioni e variazioni”, e che potranno esserci “modifiche” alla circolazione anche prima e dopo l’orario dello sciopero. Per info il numero verde è 800 89 20 21. Per quanto riguarda i treni a lunga percorrenza, questa la lista di Frecce e Intercity garantiti da Fs anche in caso di sciopero. Italo non ancora pubblicato il suo elenco mentre Trenord assicura l’Eurocity Monaco-Bologna-Rimini che parte alle 9.34 e il Rimini-Bologna-Monaco delle 10.34.
Le condizioni di rimborso Trenitalia
Il rimborso del biglietto può essere chiesto a Trenitalia:
• fino all’ora di partenza del treno prenotato, per i treni Intercity e Frecce;
• fino alle ore 24:00 di oggi, 4 novembre, per i treni Regionali.
In alternativa è possibile riprogrammare il viaggio.
I motivi della mobilitazione
L’aggressione avvenuta sul treno regionale 12042 nella tratta Genova Brignole-Busanna è "l'ennesima di una lunga serie”, denunciano i sindacati in una nota che spiega la mobilitazione. C’è stata, negli ultimi mesi, “un’escalation di violenza”. Ma a tutt'oggi “non si è apprezzato alcun intervento a tutela del personale e neanche un maggiore controllo dei treni da parte delle forze dell'ordine”. Da qui la decisione di fermarsi domani 8 ore, “dalle 9.01 alle 16.59”, per richiedere un’azione “urgente” e “risolutiva” in favore “dell’incolumità delle lavoratrici e dei lavoratori che quotidianamente prestano servizio alla collettività".
Salvini: “Per la sicurezza sui treni serve combattere l’immigrazione legale”
Il ministro per le infrastrutture Matteo Salvini esprime “solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori che incroceranno le braccia per chiedere più sicurezza dopo la violenta aggressione a un capotreno per mano di nordafricani”. Ma “il nostro impegno per contrastare la criminalità è costante e dimostrato anche dagli investimenti su FS Security. È ovvio che è necessario combattere con maggiore determinazione anche l'immigrazione illegale: troppo spesso i clandestini sono protagonisti di episodi violenti sui treni e nelle stazioni”.