Martedì 16 Luglio 2024

Sciopero taxi, a Roma e Milano la rivolta contro Uber

Anche a Torino la protesta contro il maxiemendamento al Milleproroghe: "Favorisce l'abusivismo". Aeroporti senza auto bianche. Il Garante ai sindacati: "Violate le norme sullo sciopero"

Sciopero taxi a Roma Fiumicino (Ansa)

Sciopero taxi a Roma Fiumicino (Ansa)

Roma, 16 febbraio 2017 - Maxi rivolta dei taxi contro Uber. E' giorno di sciopero oggi Roma, Milano e Torino, per il maxiemendamento al decreto Milleproroghe che prevede che un nuovo slittamento, fino al 31 dicembre 2017, delle misure che limitano i servizi di noleggio con conducente (Ncc). I sindacati sono sul piede di guerra. "E' una sanatoria di Uber". In campo i politici, con Lega e Forza Italia a fianco delle auto bianche. Ma anche il Pd frena sul provvedimento, che il Senato ha approvato in tarda mattinata con 153 voti favorevoli. "I tassisti hanno ragione - spiega il senatore dem Stefano Esposito - C'e' stata disattenzione da parte di tutti. Sono convinto che quando il Milleproroghe arriverà alla Camera per il secondo passaggio si troverà una soluzione". 

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IL GARANTE - Dura presa di posizione sulla protesta da parte dell'Autorità di Garanzia per gli scioperi che ha scritto una lettera alle organizzazioni sindacali "maggiormente rappresentative". Nella missiva si eccepisce "la violazione della legge sull'esercizio del diritto di sciopero, con riferimento al mancato rispetto dell'obbligo del preavviso di 10 giorni, della mancata predeterminazione della durata dell'astensione e del mancato rispetto della garanzia delle prestazioni indispensabili". Il Garante, nella nota, sottolinea di avrere "invitato i sindacati a porre in essere le iniziative idonee a far cessare ogni disservizio, adoperandosi, altresì, fattivamente affinché i propri iscritti rispettino scrupolosamente le previsioni contenute nella legge".

ROMA - Nella Capitale, l'agitazione si è estesa anche negli aeroporti di Fiumicino e Ciampino, che hanno tamponato con un servizio di navette gratis. Un migliaio di tassisti si è raccolto spontaneamente per un sit-in nei pressi di Palazzo Madama. E il traffico nel centro storico è andato in tilt. "Il ministro Delrio si assuma la responsabilità del governo - tuona Nicola Di Giacobbe di Unica taxi Cgil - La legge 21 si può migliorare ma solo con il consenso delle categorie".Duro anche il rappresentante di USB taxi Riccardo Cacchione: "La norma contenuta nel maxiemendamento comporta una sorta di deregolamentazione del servizio di noleggio con conducente. Se passa, le limitazioni territoriali per gli Ncc saranno fortemente ridotte". Per Alessandro Genovese di Ugl taxi "questa è una sanatoria pro Uber e pro abusivi, lo hanno capito tutti".

MILANO - A Milano le organizzazioni sindacali dei tassisti hanno chiesto un incontro urgente con il prefetto, Luciana Lamorgese. L'emendamento in questione "riporta di fatto indietro l'orologio di otto anni", protestano e "concede il via libera a tutte una serie di azioni abusive nel settore" e in particolare Uber.  In un comunicato alla categoria, i sindacalisti spiegano che si tratta di "un provvedimento che ci danneggia e prepara la strada alle azioni delle Multinazionali che da tempo operano in spregio alle norme vigenti". 

TORINO - Tassisti in piazza anche a Torino. "Nel settembre 2015 era stato concordato un tavolo che avrebbe dovuto appianare tutti i problemi, ma non si è mai visto - lamenta il portavoce nazionale di Federtaxi, Federico Rolando - E ora, nonostante diverse sentenze della magistratura, che danno ragione alla nostra categoria, il Governo non ha il coraggio di abrogare una legge".

Il 22 a Roma è prevista una mega assemblea dei tassisti. Se l'emendamento dovessi passare si "apriranno nuovi panorami di lotta".