Roma, 5 luglio 2022 - E' iniziato questa mattina alle 8 lo sciopero di 48 ore dei taxi. La protesta delle auto bianche ha messo nel mirino l'articolo 10 del Ddl Concorrenza. Tensione a Roma dove una frangia di tassisti, dopo la fine del corteo, ha tentato di sfondare il cordone di polizia a Palazzo Chigi. Sono volate bottigliette d'acqua di plastica in mezzo alla strada, mentre gli agenti contenevano i manifestanti. Alcuni sono riusciti a entrare nella piazza antistante al palazzo, ma sono stati ricondotti dalla polizia dietro i cancelli di Galleria Alberto Sordi. Fumogeni sono stati lanciati sotto le colonne della Galleria e il gruppetto intona cori contro il governo.
Le ragioni dello sciopero
"Le due giornate di fermo sono confermate ed inevitabili, in quanto, al momento, il futuro di migliaia di famiglie è fortemente a rischio". Così Fit Cisl ha confermato ieri sera in una nota lo sciopero al termine dell'incontro al Mims durante il quale il sindacato ha riscontrato tuttavia "positivi segnali di apertura al confronto e al dialogo da parte della vice ministra Bellanova, che riteniamo fondamentali in questa fase delicata per la categoria che è stata messa in ginocchio dalla crisi pandemica e dalla quale non è ancora uscita".
Fit Cisl ha precisato che la richiesta "rimane quella dello stralcio dell'art.10" del Ddl Concorrenza, "articolo che delega al Governo una Legge per riformare il settore del Tpl non di linea, senza alcuna garanzia di tutela degli operatori e della qualità ed efficienza del servizio rivolto agli utenti" e che, a questo proposito, "la riscrittura del testo dell'articolo 10, che dovrebbe intercettare parte delle norme attese da tre anni per la regolamentazione del settore, necessita della massima collaborazione tra tutte le parti interessate e anche noi, come sindacato coinvolto nella discussione, non ci sottrarremo".
"Nonostante gli incontri con il Governo - sottolinea Emilio Boccalini, vice presidente di Taxiblu 02.4040, il più grande Radiotaxi di Milano. - in questi giorni non paiono esserci stati elementi nuovi e significativi che potessero scongiurare la mobilitazione. Noi chiediamo lo stralcio dell'articolo 10 del Ddl concorrenza, senza se e senza ma. C'è in gioco il futuro del servizio pubblico non di linea, Taxi, almeno per come le persone lo conoscono oggi".
"Un servizio che in mano a multinazionali come rischia di finire oltre che più caro potrebbe diventare qualitativamente inferiore. Nella giornata di oggi - conclude Boccalini - molti di noi da tutta Italia saranno a Roma per far sentire la propria voce al Governo. La voce di chi dall'oggi al domani rischia di perdere lavoro e investimenti".
Assoutenti: "Sciopero contro i cittadini"
“Questo non è uno sciopero contro il Governo, questo è uno sciopero contro i cittadini e contro gli utenti - ha detto Furio Truzzi, presidente di Assoutenti -. I tassisti non hanno la nostra solidarietà perché hanno colpito in modo grave chi deve muoversi in città, peraltro in violazione della legge sulla garanzia degli scioperi. Non possiamo essere solidali con chi va contro un miglioramento della qualità dei servizi. Come Assoutenti riteniamo che la polemica sia strumentale: l’articolo 10 tiene conto degli interessi di tutti, ed è comunque di tutta evidenza che ci voglia una riforma. Ai tassisti diciamo: fermate lo sciopero”.