"Medici e infermieri uniti nella lotta, la sanità pubblica non si tocca". È questo lo slogan che ha risuonato ieri durante le manifestazioni per lo sciopero nazionale di 24 ore proclamato dal maggiore sindacato dei medici ospedalieri, l’Anaao Assomed, dalla Cimo e dal sindacato degli infermieri Nursing Up. Una protesta che ha raggiunto un’adesione dell’85%, creando disagi negli ospedali dal Nord al Sud, dove migliaia di visite, esami e interventi chirurgici sono stati rinviati. Secondo le stime dei sindacati, nella giornata di sciopero potrebbero essere saltate fino a 1,5 milioni di prestazioni sanitarie. Ma sono state garantite le prestazioni d’urgenza. La protesta nasce dal malessere della categoria, che mette sul piatto una serie di richieste sottolineando che bisogna chiudere l’era delle misure tampone per salvare il Servizio sanitario nazionale da un declino sicuro.
Da registrare la polemica di Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell’ospedale policlinico San Martino di Genova: "I medici non dovrebbero mai scioperare, non siamo metalmeccanici, tranvieri, nel nostro lavoro c’è di mezzo la vita delle persone che immagine diamo scioperando?". Il sindacato Anaao Assomed replica: "Bassetti sbaglia a non scioperare, dovrebbe essere il primo a capire la situazione visto che lavora in ospedale".