Roma, 19 novembre 2024 – E’ ancora battaglia sullo sciopero generale del 29 novembre con un’ulteriore richiamo del Garante ai sindacati: l’esclusione del personale ferroviario dalla mobilitazione non basta. La Commissione Garanzia Sciopero chiede di “rivalutare con senso di responsabilità” per “non pregiudicare ulteriormente i diritti costituzionalmente garantiti degli utenti, già interessati nel medesimo periodo da astensioni collettive precedentemente proclamate”.
Treni regolari
Oggi Cgil e Uil hanno fatto sapere che il trasporto ferroviario è escluso dallo sciopero del 29 novembre contro la manvora economica del governo Meloni. I treni circoleranno regolarmente. La ‘concessione’ dei confederati è arrivata dopo un primo intervento del Garante che chiedeva di revocare la mobilitazione anche per sanità e giustizia. Ma su queste non c’è stato finora nessun passo indietro. I medici peraltro si fermano già domani, 20 novembre. Confermato invece lo stop di 24 ore in tutti gli altri settori, compresi quelli del trasporto aereo e del trasporto pubblico locale: a rischio dunque bus, tramvie, metropolitane (gli orari variano da città a città). Braccia incrociate anche per il personale delle autostrade.
Mezzi pubblici, Salvini: “O fasce di garanzia o precetto”
Ci saranno garanzie per chi usa i mezzi pubblici? Proprio a proposito del Tpl, il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini avverte. “Se tornerà lo sciopero selvaggio, come è stato l'ultima volta, senza le fasce di garanzia e che rovinano la giornata a milioni di italiane ed italiani, togliendo il diritto alla salute, al lavoro, allo studio, interverrò direttamente come la legge mi permette di fare”. I sindacati “hanno tolto le ferrovie ed è già un passo in avanti”, ammette il ministro che però torna ad agitare lo spettro dello precettazione (quando lo sciopero viene revocato forzatamente).