Roma, 13 dicembre 2023 – Lo sciopero del trasporto pubblico locale proclamato per venerdì 15 dicembre nelle intenzioni di Salvini si riduce da 24 a 4 ore.
Il ministro delle Infrastrutture ha firmato ieri sera l’ordinanza di precettazione. “Il diritto a chiedere salari più adeguati è sacrosanto, ma questo non può paralizzare l’Italia per un giorno intero, a ridosso del Natale. Da ministro dei Trasporti devo garantire la mobilità ai 20 milioni di italiani che quotidianamente prendono un mezzo pubblico: è mio diritto ma anche mio dovere”, ha dichiarato Salvini sui social. Ma l’Usb ha già annunciato che non accetterà le limitazioni e ha fatto sapere che farà ricorso al Tar.
Cosa cambia per i viaggiatori
Ma allora cosa cambia per chi si deve mettere in viaggio? Di certo restano gli elenchi dei mezzi garantiti.
Chi sciopera il 14 dicembre
Domani, giovedì 14 dicembre, l’astensione riguarderà soltanto Trenord in Lombardia tra le 9 e le 17.

Chi sciopera il 15 dicembre
Il giorno successivo, venerdì 15 dicembre, lo sciopero interesserà treni, tram, bus, metro in tutta Italia, con orari diversi a seconda delle aziende. Il ministro Salvini come detto ha fatto ricorso alla precettazione, riducendo il blocco da 24 a 4 ore – ed è la quinta volta, dal 13 luglio – ma il sindacato Usb ha già fatto sapere che non accetterà le limitazioni. Anche se poi invita i lavoratori a rispettare la precettazione, per non incorrere nelle multe (pesantissime).
Muro contro muro tra Usb e ministro
La risposta del ministro era stata pronta. “Chi disubbidisce paga le conseguenze che la normativa prevede. Spesso i sindacati per fare tessere e farsi battaglia sindacali a vicenda rischiano di far andare in mezzo i lavoratori”. Così Salvini a Radio 24, sull’annuncio dell’Usb di disobbedire alla precettazione. Per Salvini, “non possiamo avere uno sciopero allo settimana, è un abuso di uno strumento che è sacrosanto ma che danneggia il resto dei lavoratori”. Piuttosto, l’impegno del ministro “è quello di aiutare i lavoratori a ottenere aumenti ma non è bloccando l’Italia una settimana sì e una settimana no che si aiutano i lavoratori”.
La manifestazione
“Usb chiederà un incontro urgente alla premier Meloni per capire se questa aggressione al diritto di sciopero è volontà comune di tutto il Governo”, scrive il sindacato. E annuncia: “Insieme ad altre forze politiche, movimenti sociali e studenteschi, abbiamo convocato d’urgenza una manifestazione a difesa del diritto di sciopero e contro l’arroganza del ministro che partirà venerdì 15 dicembre prossimo dalle ore 17.00 da Piazzale Aldo Moro per concludere sotto le finestre del ministero a Porta Pia”.
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