Sabato 27 Luglio 2024

Schianto Freccia tricolore, il pilota: “Penso solo alla bambina”. Il papà di Laura: “Cosa potevo fare di diverso?”

Dimesso dall’ospedale il padre della piccola vittima, mentre la madre sarà probabilmente sottoposta a un intervento di chirurgia plastica. Sull’incidente indaga la procura di Ivrea

Torino, 17 settembre 2023 – C'è solo dolore all'indomani dello schianto della Freccia Tricolore che ha causato la morte di una bambina di 5 anni. "Sono profondamente addolorato per quello che è successo, sto solo pensando alla piccola Laura", ha detto, scosso, il pilota Oscar Del Dò, ai colleghi. "Moralmente è molto provato", ha detto il generale di divisione aerea Luigi Del Bene, comandante delle forze di combattimento a Milano, che lo ha incontrato di persona. 

La famiglia Origliasso con la piccola Laura morta in seguito allo schianto della Freccia tricolore (Ansa)
La famiglia Origliasso con la piccola Laura morta in seguito allo schianto della Freccia tricolore (Ansa)

A quanto si è appreso, durante gli istanti prima dell'impatto il maggiore ha cercato di posizionare l'aereo in modo che evitasse le case. Purtroppo questo non ha evitato che pezzi del suo aereo colpissero l'auto della famiglia della piccola che transitava nei pressi dell'aeroporto di Torino-Caselle.

Come sta la famiglia

"Il papà ha ripercorso molte volte ciò che è successo ieri chiedendosi cosa poteva fare di diverso", trapela da ambienti medici che hanno parlato di Paolo Origliasso, il padre della piccola Laura. L'uomo è stato dimesso oggi all'ospedale Cto di Torino per le ustioni riportate nell'incidente.

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Resterà invece ancora al Cto la moglie, perché le ustioni che ha riportato (in prevalenza al braccio destro) sono più estese e con ogni probabilità richiederanno un intervento di chirurgia plastica. Su entrambi è stato attivato fin dall'immediatezza, dal servizio di soccorso 118, un supporto di tipo psicologico. Ambienti sanitari riferiscono che “non ci sono problemi clinici gestionali". Quanto alle ustioni che i due hanno riportato nell'incidente, “sono oggetto di cura e avranno il loro decorso, ma non preoccupano”.

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E ha trascorso una "notte tranquilla" nell'ospedale infantile Regina Margherita di Torino il fratello dodicenne di Laura, fanno sapere fonti sanitarie. Il ragazzo – ricoverato con ustioni che hanno interessato quasi il 30% della superficie corporea – ha cominciato stamani il graduale risveglio dalla sedazione. Le condizioni cliniche del ragazzino sono definite "buone". "Lo stato generale – osservano dall'ospedale – non lascia preoccupati i medici, al netto delle ustioni che seguiranno il loro percorso di cura". Anche per lui è stato attivato un supporto psicologico con l'assistenza di una specialista di casi pediatrici.

Indagine della procura di Ivrea

Intanto la procura di Ivrea ha aperto un fascicolo per disastro e omicidio colposo a seguito dell'incidente che si è verificato a San Francesco al Campo (Torino), nei pressi dell'aeroporto di Caselle. Le indagini dovranno accertare le cause dello schianto e stabilire se a provocarlo è stato uno stormo di uccelli, come ipotizzato in un primo momento. Importante per le indagini la consulenza tecnica sugli strumenti di bordo a cominciare dalla scatola nera, dove sono registrate le conversazioni tra il maggiore Del Dò e gli altri componenti della pattuglia. Con ogni probabilità il pilota, dimesso ieri sera dall'ospedale San Giovanni Bosco, sarà iscritto nel registro degli indagati.