Appartenente alla famiglia delle Filoviridae, la stessa del quale fa parte l'ebola, il virus Marburg venne scoperto per la prima volta nel 1967. Conosciuto anche come febbre emorragica di Marburg, il virus registra un alto tasso di letalità: il valore si aggira intorno al 50%, partendo da un minimo del 24% a un massimo dell'88%. I sintomi principali della malattia compaiono all'improvviso e sono aspecifici, almeno in fase iniziale: si parla di febbre alta, forte mal di testa e senso di malessere. Dopo i primi giorni dal contagio, possono manifestarsi ulteriori sintomi quali dolori addominali, nausea, vomito, diarrea e, successivamente, emorragie. Il periodo di incubazione ha una durata che va all'incirca dai 5 ai 10 giorni, anche se in alcuni esempi è arrivato addirittura fino alle 3 settimane esatte. Nei casi letali, il decesso arriva dopo 8-9 giorni dalla comparsa dei sintomi ed è spesso anticipato da una grave fuoriuscita di sangue.
CronacaCos’è il virus Marburg: i sintomi, le modalità di trasmissione e i rischi in Europa