Udine, 2 dicembre 2024 - "Venite a salvarci", quasi gridava Patrizia Cormos il 31 maggio al telefono con il 112, il numero unico di soccorso. La ragazza morirà con gli amici Bianca Doros e Cristian Molnar, annegando nel fiume Natisone in piena. Sono momenti drammatici, il livello dell'acqua sta crescendo in modo vertiginoso, l'ondata di piena violentissima non lascerà scampo ai tre amici, inghiottiti dopo un ultimo disperato abbraccio immortalato in un video sul web che commuoverà l'Italia. "Chiamate mia mamma", si raccomanda ancora Patrizia nelle chiamate ai soccorritori.
Da quelle disperate richieste di aiuto ai tempi dei soccorsi al protocollo: ecco alcuni punti da chiarire nell'inchiesta.
Erano state quattro - aveva spiegato in una conferenza stampa a giugno il procuratore capo di Udine, Massimo Lia - le telefonate di Patrizia Doros per chiedere aiuto. Le chiamate si erano susseguite nel giro di mezz'ora, la prima alle 13.29, una era andata a vuoto.
L'inchiesta era stata aperta contro ignoti per "accertare se i soccorsi" fossero "stati tempestivi”, aveva chiarito ancora il procuratore capo. Nei prossimi giorni si dovrebbero tenere gli interrogatori degli indagati.