Secondo il report Agenas aumenta il numero di pazienti over 65 operati tempestivamente (entro le 48 ore) per una frattura del femore. Ma si resta sempre sotto il 60%, soglia prevista dal decreto ministeriale del 2015. In particolare sono sotto questa soglia Calabria, Liguria, Basilicata, Umbria, Molise e Sardegna. Le eccellenze in questo campo (ovvero 100 casi trattati nel 2023 e più del 95% dei pazienti operati entro 48 ore) sono: Po Umberto I (Sr), ospedale Monopoli (Ba), ospedale Sandro Pertini (Roma), Po S. Giovanni di Dio (Aa), Humanitas Gavazzeni (Bg). Delle 69 strutture con più degenti, 14 hanno raggiunto o superato la proporzione del 75% di interventi effettuati entro le 48 ore nel 2023 e anche nei 3 anni precedenti: Policlinico San Donato (Mi), Ospedale di Portogruaro (Ve), Ospedale di San Donà di Piave (Ve), Ospedale di Feltre (Bi), Ospedale Versilia (Lu), Ospedale Sandro Pertini (Rm), Ospedale San Paolo di Civitavecchia (Rm), AO San Camillo-Forlanini (Rm), Stabilimento di Jesi (An), Irccs Ospedale di Venere (Ba), Ospedale di Monopoli (Ba), Ospedale Guzzardi (Rg), PO S. Giovanni di Dio (Ag), PO Trigona (Sr). Dieci le strutture che nel triennio precedente non avevano raggiunto la soglia del 60% e nel hanno migliorato il loro risultato, raggiungendo o superando il 75%: stabilimento Ospedaliero Castelli (Vb), Ospedale degli Infermi (Bi), Casa di Cura Mater Domini (Va), Ospedale Maggiore C.A. Pizzardi (BO), Ospedale L. Parodi Delfino Colleferro (Rm), Presidio San Filippo Neri (Rm), Policlinico Umberto I (Rm), Casa di Cura Pineta Grande (Ce), S. Leonardo (Na), Ospedale Paola (Cs)".