Giovedì 26 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Bypass coronarico

Aumentano le strutture che raggiungono gli standard quantitativi

Per quanto riguarda il Bypass aorto-coronarico, nel 2023 si è ulteriormente attenuato il gap rispetto al periodo prepandemico: -5,5%, pari a circa 750 ricoveri in meno. Aumentano gli interventi di Bac isolati con volumi uguali o superiori alla soglia del Dm 70/2015: 18 strutture contro le 11 del 2022, con un valore corrispondente di casistica trattata pari al 35% del volume complessivo (era 24% nel 2022), documenta il report Agenas. Si tratta di Policlinico Universitario A. Gemelli (Rm), Ao.oo.rr. S. Giovanni di Dio e Ruggi D'Aragona (Sa), Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche (An), Villa Maria Cecilia Hospital (Ra), P.O. Clinicizz. SS. Annunziata (Ch), Ospedale del Cuore G. Pasquinucci (Mc), A.O.U. Mater Domini (Cz), Az. Ospedaliero - Universitaria Careggi (Fi), Ospedale di Treviso, Azienda Ospedaliera Sant'Andrea (Rm), Policl. Univ. Campus Bio Medico (Rm), Casa di Cura Montevergine (Av), Ospedale di Mestre (Ve), Hesperia Hospital Modena Srl (Mo), Presidio Osp. Cattinara e Maggiore (Ts), Azienda Ospedaliero-Universitaria (Palermo), Ospedale Civile di Legnano (Mi), Presidio Ospedaliero Gaspare Rodolico (Catania). "Se si considerano tutti gli interventi di Bac (non solo quelli isolati), il numero di strutture sopra soglia nel 2023 sale a 38, con un valore corrispondente di casistica intorno al 60% del volume complessivo"

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