"Con il nuovo codice della strada i limiti di alcol nel sangue previsti dalla legge sono rimasti gli stessi - puntualizza Benigni -. Chi viene condannato con sentenza passata in giudicato, anche se ha chiesto il patteggiamento, si vedrà restituire la patente con due codici, il 68 e il 69, apposti dal prefetto. Indicano due obblighi precisi: alcol zero e installazione dell'alcolock. Andando con ordine: per il primo punto, la commissione stabilisce un periodo minimo di due anni se il tasso di alcolemia è compreso tra 0,8 g/l e 1,5. Sopra quei valori, gli anni diventano tre". Non solo, prosegue Benigni: "Chi viene condannato, deve installare l'alcolock per almeno due anni, questo è un dispositivo già presente in alcune nazioni europee, come Belgio, Svezia e Polonia. Immaginiamolo come una sorta di etilometro che impedisce l'avviamento del veicolo quando il conducente ha bevuto". Ma, chiarisce il vicepresidente Anvu, "il tempo zero per le condanne parte dal 14 dicembre". Quindi il nuovo corso non vale, ad esempio, per chi sia stato condannato con sentenza passata in giudicato prima di quella data. Perché l'alcolock sia operativo servirà però un decreto attuativo, atteso per giugno.