Giovedì 9 Gennaio 2025
REDAZIONE CRONACA

La pista dell'intrigo internazionale

Almeno fino all'udienza fissata per il 15 gennaio

A pochi giorni dall'arresto, emerge una persona il cui destino potrebbe essere legato a quello di Cecilia Sala. Si tratta di Mohammad Abedini, informatico 38enne iraniano arrestato all'aeroporto di Milano-Malpensa su ordine delle autorità statunitensi, che ne richiedono l'estradizione. A lasciare pochi dubbi sono le tempistiche: il fermo avviene tre giorni prima di quello della giornalista italiana. 

L'uomo è ritenuto essere il 'responsabile dei droni' del regime iraniano, ed è sostanzialmente accusato di associazione a delinquere con finalità di terrorismo, nonché di cospirazione per esportare componenti elettronici. Washington considera inoltre che Abedini abbia fornito il supporto materiale al Corpo delle Guardie della rivoluzione islamica, che ha poi portato alla morte di tre militari statunitensi, uccisi da un attacco con un drone su una base in Giordania.

Sia le autorità iraniane che quelle italiane negano e sostengono che non ci sia alcun collegamento. "Noi stiamo lavorando per liberare Cecilia Sala. È inutile che si facciano dietrologie, l'importante è che torni a casa il prima possibile", minimizza Tajani. Meloni invita alla cautela. Nonostante Teheran sottolinei che non si tratti di una ritorsione, condanna l'arresto di Abedini da parte delle forze dell'ordine italiane su richiesta di quelle americane. 

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