Per l’uomo il principale fattore di rischio è lo stretto contatto con animali infetti, anche morti, e l’esposizione in ambienti contaminati con alta carica virale. Un esempio possono essere i mercati di uccelli vivi e le diverse fasi di lavorazione del pollame che va dalla spiumatura alla macellazione. Alcuni casi di aviaria sull’uomo sono stati ricondotti al consumo di sangue di pollame crudo e contaminato. Non ci sono prove che facciano pensare a una trasmissione all’uomo attraverso la manipolazione di carni di pollame o uova cotti.
CronacaInfluenza aviaria, come si trasmette all'uomo e quali sono i sintomi