Martedì 13 Agosto 2024

Goletta Verde 2024: quali sono i mari e i laghi inquinati in Italia. Nella mappa anche le acque più virtuose

Monitorate spiagge e foci dei fiumi: il 36% presenta valori "oltre il limite". Tra le cause la cattiva depurazione, gli scarichi abusivi e la crisi climatica con le sue bombe d'acqua

La mappa dei siti analizzati da Legambiente (dal sito ufficiale di Goletta Verde e dei Laghi)

La mappa dei siti analizzati da Legambiente (dal sito ufficiale di Goletta Verde e dei Laghi)

Roma, 13 agosto 2024 - È allarme inquinamento per le acque italiane: il 36% tra laghi e fiumi presenta valori "oltre il limite". A indicarlo è Legambiente, al termine delle sue campagne estive Goletta Verde e Goletta dei Laghi 2024, giunte rispettivamente alla trentottesima e diciannovesima edizione, entrambe realizzate con le partnership principali di CONOU, Novamont, e la media partnership di Nuova Ecologia, e con ANEV e Renexia. La mappa che riassume le rilevazioni parla chiaro e con parole amare.

Oggetto della ricerca sono state sopratuttto le foci dei fiumi, dei torrenti e degli altri corsi d'acqua che si gettano nei mari e nei laghi, che si confermano il principale punto critico per l'inquinamento: nel 59% dei casi il giudizio è stato "oltre il limite' (109 su 185). La situazione migliora invece nelle acque lacustri e marine sia in aree di maggior afflusso di bagnanti che in prossimità di punti critici: solo il 14% dei campioni hanno ricevuto un giudizio negativo (30 su 208).

Particolare attenzione per gli osservati speciali: 14 punti lungo il litorale marino e 4 nei laghi Maggiore, Orta, Trasimeno e Bolsena storicamente inquinati. Qui Legambiente ha effettuato tre test tra marzo e giugno: su 45 campioni, il 69% ha mostrato concentrazioni al di sopra dei limiti di legge anche nei mesi precedenti al periodo estivo. L'ente valuterà ora se ci sono i presupposti per presentare esposti alle autorità competenti e chiedere maggiori monitoraggi e controlli.

A pesare sono la maladepurazione e gli scarichi abusivi, ma anche la crisi climatica, che con frequenti piogge torrenziali 'stressa' i sistemi di depurazione. 

"Anche quest'anno Goletta Verde e dei laghi, insieme agli osservati speciali - commenta Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente - ci ricordano come i fiumi ed i canali che si immettono in mare e nei laghi possano essere veicolo di inquinamento dovuto ad una cattiva o assente depurazione. Un tallone d'Achille del nostro Paese che ha già pagato sanzioni pecuniarie per oltre 142 milioni di euro". La soluzione per l'ente è una sola: "Oggi lanciamo la proposta di un piano nazionale per mare e laghi basato su quattro pilastri per contrastare anche la crisi climatica - spiega Ciafani - dal sistema di depurazione ai piani di adattamento al clima passando per più aree protette; ma è fondamentale investire anche su rinnovabili ed eolico offshore".

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