Una tragedia inaspettata. La serata della famiglia Chiaroni di Paderno Dugnano, comune dell'hinterland milanese, stava volgendo al termine dopo i festeggiamenti per il compleanno di papà Fabio. Nulla poteva far presagire cosa sarebbe accaduto da lì a poco in casa: Riccardo, il figlio maggiore di 17 anni, prende un coltello da cucina e uccide i genitori e il fratellino 12enne. Poi chiama i soccorsi e cambia la storia: Riccardo inizialmente racconta che il padre aveva ucciso la madre e il fratello, e che lui, solo in risposta, lo aveva ammazzato.
Ma le incongruenze nella ricostruzione del ragazzo sono risultate da subito evidenti agli occhi degli inquirenti. E così, dopo un lungo l'interrogatorio, il giovane ha confessato il triplice omicidio, affermando di aver agito per porre fine alla sua vita precedente, che percepiva come oppressiva. Le autopsie hanno rivelato un totale di 68 coltellate inflitte alle vittime, con particolare accanimento nella zona del collo e della gola per non farli urlare o chiedere aiuto. Questo dettaglio ha rafforzato l'ipotesi di una premeditazione, sebbene Riccardo abbia dichiarato di aver agito in preda a un impulso improvviso. Ed è proprio per questo che il ragazzo, attualmente, è detenuto nel carcere minorile Beccaria di Milano e non in una comunità.