La mattina del 4 settembre, a Cernusco sul Naviglio, cambia la storia recente del tifo organizzato di Inter e Milan.
Andrea Beretta, 49 anni, noto capo ultrà nerazzurro, uccide con 49 coltellate Antonio Bellocco, 36 anni, affiliato alla 'ndrangheta e figura di spicco nella Curva Nord. L'omicidio avviene dopo una colluttazione all'interno di una Smart, fuori dalla Palestra frequentata da Beretta, dove i due si erano incontrati per discutere di questioni di soldi legate al controllo di alcune attività (illecite e non) connesse al tifo organizzato.
Il "Berro", diventato collaboratore di giustizia, fin dal primo istante ha raccontato di aver ucciso Bellocco perché quest'ultimo non accettava più un ruolo subalterno e aveva pianificato la sua eliminazione per mettere le mani sul giro d'affari della Nord: dai biglietti fino ai parcheggi e al merchandising marchiato CN69.
Con l'arresto di Beretta è partita l'operazione "Doppia Curva" che ha di fatto smantellato i vertici del tifo organizzato rossoneroazzurro. L'inchiesta vuole dimostrare lo stretto rapporto, e in alcuni casi le infiltrazioni, tra i direttivi delle curve calcistiche milanesi e la criminalità organizzata.