Cosenza, 22 gennaio 2025 - Ma come hanno potuto rapire Sofia, la neonata di Cosenza di appena un giorno sequestrata da Rosa Vespa e dal marito Acqua Moses, di origine nigeriana, nella clinica Sacro Cuore? Questa è la domanda che si fa tutta Italia, che ieri è rimasta con il fiato sospeso fino al lieto fine di questa storia, epilogo per nulla scontato, garantito dalle indagini lampo della polizia, anche la premier Giorgia Meloni si è complimentata.
Ora le indagini del procuratore Antonio D'Alessio e della Squadra mobile diretta da Gabriele Presti dovranno chiarire alcuni passaggi che al momento restano ancora oscuri. E che naturalmente rischiano di alimentare grande preoccupazione nei futuri genitori.
Abbiamo raggiunto al telefono l'investigatore per cercare di chiarire i punti chiave della storia.