Sanremo, 8 febbraio 2024 – "Dovevamo coprire il logo con lo scotch”. La Rai fa mea culpa e ammette: sulle scarpe di John Travolta c’è stata un’omissione. Nella sala stampa di Sanremo 2024 oggi non si parla d’altro che del super ospite della serata di ieri. E non solo per la ‘qua qua dance’ che l’attore hollywoodiano ha ballato con Amadeus e Fiorello: una scena ‘trash’ secondo diversi, lo dimostrerebbe il fatto che Travolta ha negato la liberatoria alla sua riproduzione in tv. Un secondo polverone di polemiche si è alzato in merito alle sneaker bianche che ieri la star di Pulp Fiction ha indossato sul palco dell’Ariston.
Pubblicità occulta?
Perché fanno tanto discutere? Tutto nasce dall’occhio vigile di Codacons che oggi ha prontamente presentato un esposto alle Autorità che tutelano la libera concorrenza e le comunicazioni (Antitrust e AgCom ), accusando la Rai di “pubblicità occulta ( “In fatto di pubblicità occulta la Rai perde il 'pelo ma non il vizio”, scrive l’associazione consumatori).
Le scarpe di John Travolta
Veniamo all’oggetto del contendere: ieri John Travolta ha calzato un paio di U-Power, marchio di cui è testimonial dall’estate 2023. Le telecamere di Sanremo le hanno più volte inquadrate, mentre l’attore insegnava passi di danza ad Amadeus. Sono scarpe da ginnastica bianche con il logo nero, non particolarmente vistose. C’era un accordo per promuoverle, come lascia pensare il Codacons?
"Nessun accordo commerciale”
La prima a smarcarsi dall’accusa di inciuci è proprio l’azienda novarese fondata da Franco Uzzeni (5mila dipendenti). “La partecipazione al Festival di Sanremo è frutto di un accordo tra la Rai e l'attore del quale U-Power non è in nessun modo parte in causa – precisa una nota –. In merito ai contenuti della performance, gli stessi sono un tema di esclusiva competenza della direzione artistica del festival di Sanremo”. Poco dopo anche la Rai interviene per difendersi. “Con John Travolta nessun accordo di carattere commerciale – sentenzia il direttore Intrattenimento Prime Time della Rai, Marcello Ciannamea –. Solo un accordo editoriale”. “Nessuno ha notato le scarpe – aggiunge la sua vice Federica Lentini –. Non c'è stata nessuna volontà di fare inquadrature particolari sui piedi”, anche se ammette che “oscurare il logo è stato un errore. C'è un assistente accanto al palco e forse per un motivo di soggezione non ha ritenuto di coprire con lo scotch”. Ma insomma, Travolta doveva ballare, e non si poteva non inquadrargli i piedi.
Amadeus: “Questo è Fantasanremo”
Tutta questa querelle stanca Amadeus, che dice di non conoscere neanche la marca delle scarpe di Travolta. “Non so neanche la marca delle scarpe, come potete immaginare che io faccia promozione a un paio di scarpe di Travolta? Questo è Fantasanremo”.
“Bisogna trovare queste stronzate per polemizzare”
Ma a far discutere c’è anche l'espressione 'don't worry be happy', pronunciata dal direttore artistico sul palco, che è anche uno degli slogan di U-Power. “L'ho preso dalla canzone – si difende Amadeus –. Non ne avevo la più pallida idea. Mica mi scrivono i copioni parola per parola”. Insomma “stiamo creando un caso dove il caso non c’è, bisogna trovare queste stronzate per polemizzare. Parliamo di Allevi piuttosto, del cast di Mare Fuori, delle cose belle”.
“Travolta non ha preso 400mila euro per venire qui a fare quella cagata"
E già che c'è risponde alle accuse sul cachet faraonico: “Travolta non ha preso 400mila euro per venire qui a fare quella cagata. Sapeva tutto della gag, se poi ci ha ripensato all'ultimo momento non è colpa mia”.
Basterà a sedare gli animi?