Roma, 19 febbraio 2025 – Nei lavori della commissione Covid “sta emergendo uno scandalo” che “dimostra o la sciatteria o la malafede di chi doveva garantire la sicurezza degli italiani e invece ha garantito tutt'altro. In ogni caso, queste persone bisogna chiamarle a rispondere”.
I parlamentari di FdI, di fronte al "silenzio generale” sui lavori della commissione di inchiesta, si sono detti “costretti” a sollevare in una conferenza stampa alla Camera il caso degli “880 milioni di mascherine contraffatte, pagate 1,25 miliardi, acquistate dal commissario Arcuri a 3-4 volte il prezzo di mercato”, come hanno spiegato i capigruppo Lucio Malan e Galeazzo Bignami, e i deputati Alice Buonguerrieri e Francesco Filini: “Crediamo che di questo qualcuno debba rispondere, anche se sta facendo di tutto per scappare”.

"Il governo Conte e la struttura commissariale per l'emergenza Covid guidata da Domenico Arcuri avrebbero saputo di acquistare mascherine non idonee o addirittura pericolose per la salute pagandole persino il quadruplo del prezzo di mercato. Tale consapevolezza non li avrebbe spinti a interrompere i rapporti commerciali con le società fornitrici cinesi. Quanto ha dichiarato ieri nella sua lunga audizione il rappresentante di Jc Electronics, l'ingegner Dario Bianchi, è inquietante. I tentativi ostruzionistici e di delegittimazione dell'audito e le continue interruzioni da parte degli esponenti di Pd e M5s non sono riusciti a tacitare versioni dei fatti per loro evidentemente molto scomode. Fratelli d'Italia proseguirà a indagare per approfondire una vicenda, quella di 'mascheropolì, che potrebbe rappresentare una macchia oltremodo grave sul già disastroso operato del governo Conte”. Così in una nota i parlamentari di Fratelli d'Italia componenti della commissione Covid.
"Quanto sta avvenendo in commissione Covid era previsto e anticipatamente denunciato. La destra sta cercando di strumentalizzare il ciclo delle audizioni per colpire politicamente la gestione della pandemia. Ne è un esempio l'uso che è stato fatto dell'intervento dell'ingegner Dario Bianchi della Jc Electronics, fortemente sostenuto dal gruppo FdI che già lo aveva invitato alla festa di Atreju dopo che era stata fissata la sua audizione in Commissione bicamerale. Un intervento in palese contraddizione con quanto riferito da altri auditi, ad esempio sul prezzo delle mascherine che, a suo dire, sarebbero state pagate il quadruplo del loro valore. In realtà il prezzo delle mascherine cinesi era leggermente inferiore a quello riconosciuto alla Jc Electronics. Il dovere della Commissione è conoscere la verità dei fatti. L'obiettivo del Pd è stato sempre quello di far emergere eventuali errori per non ripeterli in futuro. Non certo quello di far passare ricostruzioni fantasiose e antiscientifiche”. Lo dichiarano in una nota i senatori del Gruppo Pd in Commissione d'inchiesta sul Covid.