Martedì 10 Settembre 2024

Napoli, il sindaco ordina sgombero urgente delle Vele gialla e rossa di Scampia

Dovranno essere liberate circa 50 case di proprietà del Comune. La decisione per motivi di sicurezza

Vele Scampia

Vele Scampia

Napoli, 10 settembre 2024 – La Vela gialla e quella rossa di Scampia devono essere sgomberate con urgenza per motivi di sicurezza. È quanto prevedono due distinte ordinanze firmate nel pomeriggio dal sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, dopo che a fine luglio scorso si è verificato il cedimento di un ballatoio nella Vela Celeste costato la vita a tre persone.

La decisione è stata assunta per motivi di sicurezza, “a causa dei rischi che minacciano la pubblica e privata incolumità”. La Vela celeste, anch’essa di proprietà del Comune, è già stata sgomberata completamente. Negli anni passati si è proceduto all'abbattimento di altre Vele e al loro posto sono stati realizzati edifici più moderni. Ora tocca a una cinquantina di unità immobiliari, attualmente occupate, situate in via della Resistenza, isolato C e isolato D, conosciute dai residenti come vela gialla e vela rossa. 

Già nelle scorse settimane il sindaco e il prefetto di Napoli avevano annunciato che si stava lavorando per lo sgombero delle altre due vele. Le ordinanze, si legge nei provvedimenti, sono state preventivamente comunicate al prefetto "anche ai fini della predisposizione degli strumenti ritenuti necessari alla sua attuazione", e ora saranno notificate "ai nuclei familiari presenti negli alloggi dell'immobile indicato, a cura della polizia locale”.

La zona è interessata da un piano di riqualificazione urbanistica, finanziato con i fondi del Pnnr. Delle ultime tre vele rimaste, ben due – la gialla e la rossa, interessate dall'ordinanza di sgombero parziale di oggi – dovrebbero essere abbattute per far spazio a nuovi e più confortevoli edifici di edilizia popolare. Ed è proprio la Vela Celeste, quella interessata dal crollo di luglio, che resterà in piedi e sarà sede di servizi pubblici. Il progetto prevede anche la realizzazione di spazi destinati all'agricoltura urbana (orti e frutteti sociali), un parco pubblico, una fattoria con finalità ludiche e didattiche, un mercato di prossimità, un complesso scolastico con scuola dell'infanzia per 120 bambini e un asilo nido per 50-60, un centro civico con funzioni sociali e culturali. Per anni le Vele sono state il simbolo della Napoli di Gomorra, delle piazze di spaccio. Ma le Vele di Scampia sono poi diventate – almeno nelle intenzioni – emblema del riscatto della città, della rivincita di un quartiere e della sua gente.