“Tutti sapevano e tutti hanno taciuto”. L’accusa mossa dalla Procura di Milano riguarda la presunta falsificazione dei bilanci dell’azienda Visibilia che vede imputata la ministra del Turismo Daniela Santanchè e altre 16 persone, tra cui l’attuale compagno Dimitri Kunz, l’ex compagno Canio Giovanni Mazzaro e la sorella Fiorella Garnero. I pubblici ministeri di Milano Marina Gravina e Luigi Luzi, durante l’udienza preliminare a porte chiuse del 30 ottobre, hanno insistito sulla necessità di processare Santanchè e gli altri.
Il dissesto mascherato
Secondo l’accusa, Visibilia – società quotata in Borsa – avrebbe pubblicato bilanci inattendibili allo scopo di far emergere solo con molto ritardo il dissesto patrimoniale dell’azienda, che in realtà sarebbe stato molto precedente al Covid-19. Peraltro, quando si diffuse la notizia che Santanchè era sotto indagine per falso in bilancio, la ministra negò pubblicamente il fatto suscitando un grande clamore mediatico e politico, anche dentro il Parlamento. Per gli inquirenti, sarebbero stati falsificati i bilanci di esercizio dal 2016 al 2022 per Visibilia Editore, dal 2016 al 2020 per Visibilia Srl e dal 2021 al 2022 per Visibilia Editrice.
Patteggiamento per tre imputati
Nell’udienza tre piccoli risparmiatori sono stati ammessi come parte civile e tre imputati, tra cui Visibilia Editore e Visibila srl, hanno chiesto di patteggiare. I pubblici ministeri hanno poi spiegato che l’indagine è partita dalla denuncia in sede civile degli azionisti di minoranza, tra cui l’imprenditore Giuseppe Zeno, assistiti dall'avvocato Antonio Piantadosi. Nelle prossime udienze parleranno le parti civili e le difese. Se si andrà a processo oppure no lo deciderà la giudice dell’udienza preliminare Anna Magelli il 26 novembre.
L’accusa per truffa aggravata
In un altro filone d’indagine, la ministra del Turismo è accusata, insieme ad altre quattro persone, tra cui Kunz, anche di truffa aggravata ai danni dell’Inps. Secondo l’accusa, Visibilia avrebbe ottenuto indebitamente 126.468 euro dall’Istituto nazionale di previdenza sociale durante il periodo pandemico che va dal 2020 al 2022. Secondo i pubblici ministeri, due società del gruppo fondato da Santanchè – Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria – avrebbero chiesto e ottenuto la cassa integrazione in deroga per 13 dipendenti mentre in realtà questi ultimi avrebbe continuato a lavorare durante il Covid-19.
Al momento, questo processo è però “congelato” perché la giudice milanese di primo grado Tiziana Gueli ha sottoposto la questione di competenza territoriale alla Corte di Cassazione: il punto è capire se il procedimento dovrà attuarsi a Milano, come vorrebbe l’accusa, oppure a Roma, come ha chiesto la difesa. In ogni caso, per la ministra di Fratelli d’Italia, fedelissima della presidente Giorgia Meloni, si prevede un periodo turbolento.