Sabato 27 Luglio 2024
MONICA RASCHI
Cronaca

La sanità che cambia: "Intelligenza artificiale al servizio della medicina. Taglierà le liste d’attesa"

Il professor Filicori insegna a New York: meeting sull’innovazione a Bologna. "Nei prossimi cinque anni avremo una rivoluzione nelle sale chirurgiche. I nostri atenei al top, vedremo una fusione tra il mondo clinico e quello tecnico"

Bologna, 24 luglio 2024 – Una trasformazione epocale della medicina, come può essere stato l’avvento dell’anestesia, della genetica, della scoperta degli antibiotici: è l’applicazione dell’intelligenza artificiale (IA) alle scienze mediche. A settembre, dal 19 al 21, si svolgerà a Bologna un meeting che avrà per oggetto l’IA e l’innovazione in medicina, organizzato da Filippo Filicori, professore associato di Chirurgia al Northwell Health, a New York, e da Gilberto Poggioli, professore di Chirurgia all’Università di Bologna.

Filippo Filicori, professore associato di Chirurgia a New York
BOLOGNA INTERVISTA DOTTOR FILIPPO FILICORI

Una vera e propria rivoluzione sta investendo la medicina attraverso l’intelligenza artificiale: se ne occuperà il ’First annual Artificial Intelligence an Innovation in Medicine Meeting’, organizzato da lei e Poggioli. Che cosa ci dobbiamo aspettare?

"L’evoluzione tecnologica fa sì che abbiamo a disposizioni strumenti tali che, se applicati a tutti i problemi che si presentano in medicina, possono portare grandissimi vantaggi. Per creare questi strumenti che vadano a migliorare il modo in cui applichiamo la medicina abbiamo bisogno di creare gruppi di ricerca e sviluppo in cui siano presenti ingegneri, computer scientist e clinici. Il congresso vuole rafforzare le relazioni tra clinici e tecnici, per creare team multidisciplinari", risponde il professor Filicori.

Il vantaggio per i pazienti qual è?

"Ad esempio per quanto riguarda la diagnosi, l’IA riesce a utilizzare i dati clinici di tantissimi pazienti che un medico non può riuscire a vedere nemmeno in tutta la sua carriera. Poi c’è l’aspetto della gestione delle risorse, specialmente delle sale operatorie che sono in media il 60 per cento dei costi degli ospedali: tramite l’IA si possono effettuare anche questo tipo di analisi per efficientare i processi e ridurre gli sprechi. Ma quello di rivoluzionario che accadrà nelle sale chirurgiche nei prossimi cinque anni, tema che verrà affrontato nel meeting, sarà che il chirurgo avrà a disposizione in piccolo computer che fa predizione in tempo reale e mentre operiamo ci dirà: questa è una cosa sicura da fare oppure questa no".

In tutta Italia c’è il problema delle liste d’attesa. Come può aiutare l’IA in tal senso?

"Con l’automatizzazione di tutti quei servizi che non richiedono una persona fisica: tante interazioni tra il paziente e il medico possono essere già eseguite tramite chat e risposte pre-definite. Chiaramente tutte queste tecnologie devono essere monitorate affinché siano usate in sicurezza. Ma già in questo modo si possono liberare forze per diminuire le liste d’attesa: quanti nostri sanitari passano giornate scrivendo note in cartella? Bisogna eliminare questi aspetti burocratici che attanagliano il sistema".

Le strutture dei nostri ospedali sono generalmente datate. Possono accogliere questa rivoluzione?

"La struttura non ha importanza: si può impiantare una pipeline di nuova generazione. Personalmente sono un fan dell’innovazione all’interno del classico, essendo un bolognese. I nostri ospedali sono pezzi di storia".

Per formare queste nuove figure di clinici come possono essere di aiuto le università?

"I nostri atenei, in Italia, hanno facoltà di Medicina e Ingegneria di altissimo livello: assisteremo a una fusione tra il mondo clinico e quello tecnico. Negli Stati Uniti ci sono già corsi che formano medici che sono a metà, ad esempio, tra i clinici e gli economisti o gli avvocati".

La scelta di Bologna per questo convegno internazionale da che cosa è stata determinata?

"Bologna è l’epicentro della medicina e dell’ingegneria a livello nazionale. Penso all’ingegneria meccanica, all’automotive, ma anche l’elettronica. Poi c’è la presenza del Cineca, dalla data valley, del centro di calcolo Leonardo, uno dei fiori all’occhiello a livello mondiale per l’applicazione di modelli di intelligenza artificiale".

L’evento è patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna, dall’Ordine dei medici di Bologna, dalla Bologna Business School, da Cineca e dalle più rilevanti società scientifiche italiane ed europee. Tra i relatori ci saranno i più importanti luminari a livello internazionale del settore, tra questi: Ozanan Meireles (Harvard), Teodor Grantcharov (Stanford), Gretchen Purcell Jackson (Atlanta). Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito www.ai2md.com.