Venerdì 16 Agosto 2024

Salvuccio Riina, figlio del boss Totò, festeggia le nozze in segreto a Corleone. Il post che fa infuriare il Comune

L’ex detenuto, terzogenito del capo dei capi, sui social ha rinnegato la via intitolata al magistrato Terranova ucciso dalla mafia. La nota dell’amministrazione di Corleone: “Prendiamo le distanze”

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A dx Salvo Riina e a sx la moglie (foto Instagram)

Palermo, 17 agosto 2024 – Salvuccio Riina, 47 anni, il terzogenito del capo dei capi della mafia siciliana, Totò Riina, morto in carcere nel 2017, si è sposato. La moglie, Elena, è spagnola e le nozze sono state celebrate il 7 giugno scorso, si pensa in Spagna. I due hanno poi spostato i festeggiamenti in Sicilia al ristorante Mountain Palace La Schera, in contrada Piano Scala a Corleone, un locale con grande giardino e fontana al centro. Oltre 200 gli invitati tra cui i parenti e gli amici della sposa arrivati dalla Spagna. Presenti le sorelle di Giuseppe Salvatore Riina, Maria Concetta e Lucia col marito e la madre Ninetta Bagarella, che sposò Riina il 16 aprile 1974, sorella del killer mafioso Leoluca. Ma in paese nessuno sa nulla o conferma la notizia della festa di nozze.

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Una foto del matrimonio di Salvo Riina

Salvo Riina jr ha poi fatto un post sui social e il Comune di Corleone ha preso le distanze.

“Pur non volendo dare ulteriore visibilità a chi periodicamente ne è alla ricerca, l'Amministrazione comunale di Corleone interviene a seguito del post di Salvo Riina jr sui social. Il sindaco, la giunta, il presidente del Consiglio comunale e i consiglieri tutti prendono nettamente le distanze da tali dichiarazioni e condannano fermamente tale spavalderia, che suona come un vile attacco allo Stato e alle istituzioni”, è scritto in una nota del Comune dopo che il mafioso e figlio del boss di Cosa nostra, su Instagram ha scritto: “Buon Ferragosto a tutti voi da via Scorsone 24, 90034, Corleone”.

La via Scorsone, dove storicamente risiede la famiglia Riina, dal 2018 è stata rinominata via Cesare Terranova in memoria del magistrato ucciso dalla mafia a Palermo insieme al suo collaboratore Lenin Mancuso.

"Le esternazioni di Riina jr, con il riferimento al vecchio nome della via oggi intitolata al giudice Cesare Terranova - dice il comune di Corleone - non fanno altro che accentuare una visione negativa e distorta di Corleone, appannando gli sforzi che ogni giorno vengono compiuti dalla comunità per affrancarsi da una nomea legata a mafia e malaffare. Corleone non è mafia. Corleone è storia, cultura, libertà, ma soprattutto

Corleone è legalità, tutte caratteristiche che personaggi altamente discutibili non potranno mai scalfire”.

Dopo aver finito di scontare una condanna a 8 anni e 10 mesi per associazione mafiosa, riciclaggio ed estorsione Salvuccio Riina ha vissuto tra il Veneto e l'Abruzzo, ammesso al regime di affidamento ai servizi sociali, un percorso fatto con l'Associazione famiglie contro la droga, ha terminato gli studi e si è laureato. Nel 2023 è rientrato a Corleone. Salvo Riina sui social si definisce scrittore dopo aver scritto il libro “Riina family life”, sulla storia della sua famiglia costretta a seguire la latitanza del padre, e a vivere di conseguenza, e tornata Corleone nel gennaio 1993 dopo l'arresto del boss latitante dal 1969.

Il fratello di Salvuccio, Giovanni, 48 anni, arrestato nel 1996 è all'ergastolo per mafia, omicidi ed estorsione.