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Salvo D'Acquisto e Papa Francesco. Il pontefice ha deciso la beatificazione del carabiniere morto a Roma nel 1943
Roma, 25 febbraio 2025 - Salvo d'Acquisto sarà beato. Il carabiniere napoletano, che il 22 settembre 1943 si sacrificò per salvare un gruppo di 22 civili durante un rastrellamento delle truppe naziste alle porte di Roma, morì fucilato all'età di 23 anni poco distante dalla Torre in Pietra a Palidoro, nei pressi di Fiumicino. Per l'occasione, il vicebrigadiere dell'Arma dei Carabinieri ricevette post-mortem anche la medaglia d'oro al Valore Militare. Il processo di beatificazione è iniziato a seguito della firma da parte di Papa Francesco, in questo momento degente al Policlinico Gemelli di Roma a causa di una forte polmonite bilaterale, del Dicastero delle Cause dei Santi.
Chi è Salvo d'Acquisto
"Se muoio per altri cento, rinasco altre cento volte: Dio è con me e io non ho paura!". Questa rimane tuttora la citazione più celebre del giovane brigadiere di origini napoletane Salvo d'Acquisto, che è passato alla storia per avere salvato la vita di 22 civili durante una rappresaglia di matrice nazista. Le cause della vicenda risalgono a poco dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, quando un reparto di paracadutisti tedeschi si era stabilito nei pressi di alcune vecchie postazioni, appartenenti in precedenza alla Guardia di Finanza, situate nei pressi della località Torre Perla di Palidoro (Roma), a sua volta controllata a livello territoriale dalla stazione dei Carabinieri di Torre in Pietra. Nel tardo pomeriggio del 22 settembre, alcuni di questi soldati tedeschi vennero colpiti da una forte esplosione che causò la morte di due dei paracadutisti. Per vendicarsi dell'atto, e in mancanza di prove certe, il comandante del reparto tedesco ordinò una rappresaglia nel quale finirono catturati 23 uomini e un ragazzino, scelti casualmente tra la popolazione locale poiché nessuno si era dichiarato colpevole. A quel punto, per permettere la liberazione degli ostaggi, Salvo d'Acquisto si dichiarò l'unico colpevole dell'accaduto e morì trucidato dai proiettili dei militari. Il sacrificio del giovane è rimasto uno dei più significativi della storia moderna italiana e non è mai stato dimenticato.
La beatificazione
Poco più di 80 anni dopo i fatti di Palidoro, Salvo d'Acquisto sarà beato. Nel bollettino della Santa Sede di martedì 25 febbraio, infatti, si legge: "Il 24 febbraio 2025, nel corso dell'udienza concessa a Sua Eminenza il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato e a sua Eminenza Mons. Edgar Pena Parra, Sostituto per gli Affari Generali, il Santo Padre Francesco ha autorizzato il Dicastero delle Cause dei Santi a promulgare il Decreto riguardante l'offerta della vita del Servo di Dio Salvo D'Acquisto, fedele laico, nato a Napoli il 15 ottobre 1920 e morto a Palidoro il 23 settembre 1943". Il Dicastero ha giustificato la beatificazione del brigadiere per via del suo "gesto profondamente evangelico. Con la sua scelta - si legge -, Salvo D'Acquisto compì un atto oblativo di carità con la contezza di poter essere a breve. ucciso".