Roma, 28 marzo 2024 – Matteo Salvini pensa a “un tetto del 20% di alunni stranieri per classe”. Il vicepremier e segretario federale della Lega, lo ha detto ieri nel corso di Porta a Porta. Un’affermazione collegata al caso della scuola di Pioltello “chiusa per Ramadan” e che è destinata (come sta facendo) a suscitare discussioni e polemiche.
“Io penso che ci debba essere un tetto per gli stranieri nelle classi italiane, direi un 20%. Altrimenti è un caos di lingue in quella classe, penso anche all'insegnante, invece così può essere stimolante”, ha detto Matteo Salvini, segretario federale della Lega, ospite di Bruno Vespa a 'Porta a Porta”.
Poco prima, sempre alla trasmissione su Rai1, Salvini aveva infatti affrontato la questione della scuola di Pioltello. "Bisogna mettere al centro l'interesse dei bambini. È giusto spiegare ai bambini di ogni etnia o religione quanto è bello conoscersi, però siamo in Italia e occorre la reciprocità. Non penso che in nessun Paese islamico chiudano per il Santo Natale o per la Santa Pasqua. Il problema non è con l'Islam, il problema è quella parte purtroppo massiccia in Italia che interpreta alla lettera il Corano e che ritiene che la donna sia inferiore all'uomo", Matteo Salvini, a "Porta a Porta" su Rai1. "Per un certo Islam quello che per noi è apertura, è dialogo, è concessione, per loro è cedimento. Finché l'Islam non si darà una struttura e non riconoscerà la parità tra uomo e donna chiudere la scuola mi sembra un pessimo segnale – ha aggiunto –. È un segnale di cedimento e di arretramento quello di chiudere per Ramadan. Bisogna mettere un tetto di alunni stranieri nelle aule", ha ribadito.
In precedenza Salvini aveva partecipato a "A Cinque minuti”, sempre ospite di Bruno Vespa, dove ha parlato della candidatura del generale Vannacci per la Lega. “Vannacci è stato linciato perché ha scritto un libro, noi pensiamo a una Europa dove c'è libertà di pensiero, mi piacerebbe che lui facesse parte della squadra della Lega”.
E le repliche non sono tardate. "Salvini non vuole favorire i processi di integrazione, ma al contrario identificare nella presenza degli alunni migranti uno dei problemi di funzionamento della scuola. Il messaggio è identico a quello che viene veicolato ogni giorno in tema di immigrazione e quindi è utile ed è giusto limitare il numero degli alunni stranieri nelle nostre classi. Sono loro il problema. Si tratta di un messaggio esclusivamente ideologico che non tiene conto dei veri problemi della nostra scuola". Lo dice Irene Manzi, responsabile nazionale scuola del Pd.
"La scuola italiana ha dimostrato di sapere fare integrazione senza propaganda da quattro soldi. Varrebbe la pena conoscere meglio quanto già avviene in tante realtà scolastiche in giro per l'Italia con forte immigrazione e provare a mettere in campo strategie e azioni specifiche di accompagnamento e mediazione per gli studenti stranieri. Lasciamo all'autonomia della comunità scolastica e non alle uscite estemporanee del ministro dei trasporti le scelte migliori per favorire l`integrazione scolastica. Basta demagogia sulla scuola per raccattare qualche voto", conclude.