Ha strattonato Matteo Salvini, strappandogli la camicia e rompendo i rosari che il leader della Lega aveva al collo. Una immigrata di 30 anni, originaria del Congo, è stata denunciata dalla digos per turbativa di comizio elettorale e violenza privata. Il piccolo parapiglia è avvenuto intorno alle una di ieri, durante la visita di Salvini a Pontassieve (Firenze). La donna, che lavora come volontaria in un progetto del servizio civile del Comune di Pontassieve ed è regolare in Italia, ha avvicinato l’ex ministro, urlandogli "ti maledico". Poi è stata allontanata dalla scorta. È apparsa in stato confusionale. Salvini, in Toscana per il sostegno alla candidata Susanna Ceccardi, ha commentato: "Ognuno può avere idee politiche, calcistiche, religiose diverse, ma la violenza no, la camicia me la ricompro, ma strappare dal collo un rosario che mi ha regalato un parroco è una cosa che non sta né in cielo né in terra, e quella persona si dovrebbe vergognare". Il leader leghista ha ricevuto solidarietà bipartisan. E pure nuovi rosari per sostituire quelli rotti. Uno gli era stato donato dal parroco di Cava de’ Tirreni.
CronacaSalvini aggredito da una congolese Rosario strappato e camicia lacerata