
Matteo Salvini e Giulia Bongiorno sula scale del tribunale di Catania (Ansa)
Catania, 3 ottobre 2020 - Al termine della camera di Consiglio dell'udienza preliminare sul caso Gregoretti, che vede Matteo Salvini accusato di sequestro di 131 immigrati, il Gup Nunzio Sarpietro ha deciso per un'ulteriore attività istruttoria che prevede l'audizione del premier Giuseppe Conte e dei ministri Lamorgese, Di Maio e degli ex ministri Trenta e Toninelli, come richiesto di legali dell'ex ministro dell'interno e delle parti civili.
Il gup di Catania ha rinviato l'udienza preliminare di Matteo Salvini per il caso Gregoretti al 20 novembre, quando sentirà il premier Conte e l'ex ministro Toninelli, mentre il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e la ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, il 4 dicembre.
Salvini: "Non tornerò da solo"
"Tornerò a Catania. E non tornerò da solo", ha commentato il segretario leghista sulla decisione del gup di audire Giuseppe Conte e altri quattro ministri ed ex ministri. "Lasciatemi dire che sono molto soddisfatto di aver sentito un giudice dire che non ho fatto da solo". "Sono contento che debba essere ascoltata anche l'attuale ministro dell'Interno Lamorgese e che le si possa chiedere: avete fatto qualcosa di diverso l'anno successivo? Perchè in decine di interviste si dice che l'iter è stato lo stesso, anche con una permanenza di 11 giorni, e non 4, in attesa di ricollocamento", ha continuato Salvini.
Rispondendo ai giornalisti Salvini ha detto: "Mi sono rifiutato di dire 'sono colpevoli anche loro' (Conte e gli altri ministri, ndr). La mia tesi è che sono innocenti anche loro. Avrei potuto dire il contrario per spirito di vendetta. E invece io spero che vengano qua per mezz'ora e poi si occupino di altro". E ha ribadito: "In questo momento da italiano vorrei che il premier e i ministri si occupassero h24 della situazione economica del Paese e non dovessero andare in tribunale a raccontare quello che tutti sanno".
Giulia Bongiorno esce in sedia a rotelle
Poi si è preoccupato per il suo legale, Giulia Bongiorno, entrata sulle sue gambe ed uscita dall'aula in sedia a rotelle: "E' surreale che una lastra di marmo sia finita sulla caviglia di un avvocato. E' stata soccorsa immediatamente dagli operatori del 118. Chiedo al ministro Bonafede se in un tribunale della Repubblica si stacchino lastre di marmo. Si chiuderà un processo e se ne aprirà un altro. L'immagine che diamo all'Italia al resto del mondo è particolare".
La Bongiorno, nonostante l'infortunio non è mancata la conferenza stampa: "Abbiamo ribadito che non esiste un obbligo di sbarco immediato. Esiste una flessibilità che è parte degli accordi tra gli stati membri. Abbiamo sottolineato che la procedura che è stata utilizzata nel caso della Gregoretti non era una iniziativa estemporanea di Salvini che era improvvisamente impazzito: la scelta di attendere prima di fare sbarcare i migranti, si inseriva in una procedura prevista anche nel contratto di governo e dal Consiglio del 18 giugno 2018. Una procedura che prevede un tempo di due settimane, ben più lungo dunque di quello utilizzato da Salvini".
L'avvocato di Matteo Salvini valuta l'udienza preliminare: "Siamo moderatamente soddisfatti. Valuteremo se fare dichiarazioni spontanee", parlando della possibilità che intervenga in aula il leader leghista. E chiarisce: "Abbiamo chiesto di sentire il ministro dell'Interno Lamorgese perchè confermi che la procedura utilizzata da Salvini è la stessa di quella seguita oggi. Ma non abbiamo sollecitato di sentire anche Conte e Di Maio o altri membri del governo".
Conte: "Sono a disposizione della magistratura"
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, rispondendo ai giornalisti sul caso Gregoretti ha dichiarato: "Sono assolutamente a disposizione e riferirò se la magistratura chiama. Ci mancherebbe. Anche un responsabile politico deve subito rispondere delle circostanze di cui è a conoscenza, in piena trasparenza, come ho sempre fatto e come sempre farò".
Salvini a Catania, caffè con Meloni e Tajani
Matteo Salvini a Catania si era presentato per l'udienza preliminare sul caso Gregoretti, in cui l'ex ministro dell'Interno è accusato di sequestro aggravato di 131 immigrati salvati dalla Ong Open Arms. Prima di recarsi in tribunale il leader della Lega ha incontrato il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani e la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, giunti in Sicilia per sostenere l'alleato. I big del centrodestra hanno preso un caffè in un hotel sul lungomare della città, scelto dopo che la prevista colazione in piazza Duomo era stata rinviata per motivi di sicurezza.
I fatti contestati a Salvini risalgono a quando era ministro dell'Interno. Il numero uno del Carroccio avrebbe impedito illegalmente lo sbarco dei 131 migranti ospitati a bordo dalla nave militare Gregoretti, su cui erano stati trasbordati dopo essere stati soccorsi nel Canale di Sicilia la notte del 25 luglio 2019. Ma lì rimasero: a parte alcune persone fatte sbarcare in stato di necessità, per quelli trattenuti a bordo della nave militare iniziò un'odissea che durò fino al 31 luglio, quando arrivò la dichiarazione di disponibilità ad accoglierli da parte di diversi Paesi europei e della Cei.
Salvini ha sempre sotenuto la sua innocenza, difendendo la contestata decisione: "Entrerò a testa alta perchè ho difeso l'Italia e gli italiani. Ho difeso i confini, l'onore la sicurezza, le regole, il modo di vivere del nostro Paese. È tutto scritto. Abbiamo fatto quello che voi ci chiedevate di fare. E che la legge ci permetteva di fare. Ovvero chiedere di smettere di trattare la Sicilia come il campo profughi di tutta Europa", ha detto prima dell'udienza.
"Ho visto a colazione un Matteo sereno, reattivo, immagino ci sia anche un nervosismo. Penso che nessuno, per aver fatto quel lavoro, avrebbe potuto immaginare di finire in tribunale. Per persone come noi finire in tribunale è una cosa seria. Ma l'ho trovato molto combattivo", ha dichiarato Giorgia Meloni, che parteciperà anche al flash mob organizzato da Fratelli d'Italia come solidarietà a Salvini. La leader di FdI ha anche twittato: "Insieme, a Catania, al fianco di Matteo Salvini: è un dovere, ancor prima che un diritto, di qualsiasi ministro, fare ciò che gli chiede la maggioranza degli italiani e difendere le leggi e i confini di questa nazione". Poi il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, ha telefonato a Silvio Berlusconi, per portargli il saluto dei due leader, aggiornarlo sull'esito dell'incontro e sulla situazione politica in vista dei ballottaggi.
Salvini ha ringraziato del sostegno anche sui social: "Grazie davvero a Giorgia Meloni e ad Antonio Tajani che questa mattina a Catania, prima dell'udienza in tribunale, mi hanno portato la loro solidarietà e il sostegno delle comunità politiche che rappresentano", postando la foto dei tre insieme.
Catania oggi è blindata, infatti oltre le imponenti le misure di sicurezza per garantire che tutto si svolga senza tensioni, in concomitanza con l'udienza, e già in corso da due giorni, ci sono gli stati maggiori della Lega. Alla Vecchia Dogana è stata organizzata una tre giorni di dibattito sui temi della libertà che sarà chiusa proprio dal leader del Carroccio questa mattina, dopo l'udienza preliminare. Attese in piazza anche le contestazioni a Salvini da parte di numerose organizzazioni a sostegno degli immigrati.
Non mancano striscioni offensivi e carta igienica con la foto di Matteo Salvini in piazza Trento dove è in corso la manifestazione 'Mai con Salvini', in coincidenza con l'avvio dell'udienza preliminare del caso Gregoretti. "Abbiamo già la sentenza", si legge su uno striscione fissato a poca distanza dal Palazzo di Giustizia. L'area del Tribunale è stata trasformata in una sorta di zona rossa, presidiata da 500 uomini tra polizia e carabinieri.
Gup sentirà Conte, Lamorgese e Di Maio
Su richiesta sia della difesa che delle parti civili il gup di Catania Nunzio Sarpietro ha disposto un'ulteriore attività istruttoria che prevede, tra l'altro, l'audizione del premier Conte e dei ministri Lamorgese, Di Maio e degli ex ministri Trenta e Toninelli. Conte e l'ex ministro Toninelli saranno sentiti il prossimo 20 novembre, mentre il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e la ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, il 4 dicembre. Lo ha deciso il Gup al termine della camera di Consiglio.
In precedenza il pm di Catania Andrea Bonomo aveva chiesto al Gup l'archiviazione, già sollecitata dalla Procura di Catania nella prima fase del procedimento.
Da parte sua la Bongiorno, difensore del senatore Salvini, ha chiesto la sentenza di non luogo a procedere perché il fatto non sussiste, viene reso noto da fonti della Lega. Inoltre la legale ha chiesto "in subordine approfondimento probatorio da parte del giudice al fine di accertare se le procedure di sbarco indicate nel capo di imputazione sono tutt'ora seguite dal governo Conte II, anche procedendo all'audizione del ministro Lamorgese".