Giovedì 6 Marzo 2025
REDAZIONE CRONACA

Un uomo fermato per il pestaggio di Salvatore Sinagra a Lanzarote. Come sta il barista di Favignana

Si tratterebbe di uno spagnolo residente sull’isola già noto alle forze dell’ordine. Il 30enne siciliano in rianimazione dopo essere stato aggredito fuori da un bar nell’isola delle Canarie. E’ stato operato alla testa

Salvatore Sinagra in una foto tratta dal suo profilo Facebook

Salvatore Sinagra in una foto tratta dal suo profilo Facebook

Las Palmas, 2 febbraio 2025 – C’è un fermo a Lanzarote per l’aggressione a Salvatore Sinagra, il barista 30enne di Favignana che versa in gravi condizioni dopo essere stato pestato brutalmente fuori da un bar di Playa del Carmen, una delle principali località turistiche dell'isola delle Canarie.

Ieri alle 23.40 gli agenti della Guardia Civil spagnola hanno preso in custodia un uomo sospettato di essere l’autore dell’aggressione ai danni del giovane siciliano avvenuta lo scorso 26 gennaio. Non si conosce al momento il suo nome ma si tratterebbe di uno spagnolo residente alle Canarie, già noto alle forze dell’ordine. A breve sarà interrogato. 

Come sta Sinagra

Non è caduto dunque nel vuoto l’appello del padre della vittima, Andrea Sinagra, pescatore delle Egadi, che ha chiesto giustizia per suo figlio, la cui vita ora è appesa a un filo. Salvatore ha subito un delicato intervento chirurgico alla testa per la rimozione di un ematoma. E’ ricoverato in rianimazione all'Ospedale universitario Doctor Negrin di Las Palmas. Le sue condizioni sono gravi ma stabili. Attualmente si trova in uno stato di coma farmacologico indotto. "I sanitari fanno di tutto per assicurare che mantenga i parametri vitali", fa sapere il console italiano alle Canarie Gianluca Cappelli. Rischia danni cerebrali. 

Cosa è successo a Lanzarote

Secondo la ricostruzione fornita ai media dal signor Sinagra, che attualmente si trova alle Canarie, e che ha parlato con gli amici del figlio, Salvatore stava giocando a calcio balilla, quando è stato avvicinato da sconosciuti, che più tardi lo avrebbero raggiunto fuori dal bar, dove il giovane si era fermato a fumare una sigaretta. Qui sarebbe stato picchiato, anche con un oggetto, forse un tirapugni o una spranga, e colpito alla testa. Un filmato delle telecamere di videosorveglianza del locale, diffuso dai media del postano mostrano un gruppo di giovani intorno all’ingresso della caffetteria, alcuni sollevano sedie. All’origine dell’aggressione ci sarebbero motivi futili. "Mio figlio è in coma con il cranio spaccato e non so perché – è stato lo sfogo amaro di Andrea Sinagra –  ha solo incrociato la persona sbagliata”. 

"Siamo fiduciosi nel lavoro della Guardia civile che sta svolgendo una solida attività investigativa sul caso e ha portato a sviluppi", ha Cappelli Bigazzi, che sta assistendo la famiglia Sinagra. A Gran Canaria sono arrivati anche il fratello Vito e una cugina. "Siamo vicini ai familiari che sta vivendo momenti difficili per le condizioni molto gravi in cui versa il loro caro".