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Una delle ultime immagini di Benito Mussolini a Salò
Salò (Brescia) – A Salò la maggioranza in municipio vuole revocare la cittadinanza onoraria conferita il 13 maggio del 1924 a Benito Mussolini dal commissario prefettizio Salvatore Punzo. Lo stesso Punzo fu colui che nel 1919 fu inviato a Salò, divenuta in seguito “capitale” della Repubblica Sociale Italiana, per fondare la sezione locale del partito Fascista.
Le richieste precedenti di revoca
Se nel 2019 il consigliere di minoranza Stefano Zane, nipote dell’ex sindaco e partigiano Francesco, anche senatore Dc, chiese di revocare la cittadinanza, l’allora consiglio comunale non ratificò la mozione. Lo stesso avvenne l’anno successivo, il 2020. Mussolini rimase cittadino onorario di Salò. Ora si torna a parlare della questione, che sicuramente provocherà molte discussioni.
Proposta attuale della maggioranza
In questo caso, però, a proporre la revoca della cittadinanza non è la minoranza, bensì la maggioranza di centrosinistra in Consiglio Comunale con il sindaco Francesco Cagnini, nel 2020 tra i firmatari della richiesta avanzata dall’allora consigliere Cagnini e da altri politici della minoranza. Se ne discuterà domani in Consiglio Comunale e questa volta il risultato potrebbe essere diverso che nel passato.