
Il corpo del ragazzo è stato trovato dopo l'allarme lanciato dai genitori che non l'hanno visto rientrare a casa dopo la serata con gli amici
Verona, 30 marzo 2025 – Il corpo di un ragazzo è stato trovato intorno all’1 di questa notte sui binari della stazione di Porta Vescovo a Verona. Il giovane, 19 anni, è morto probabilmente - secondo una prima ipotesi della Polfer - fulminato dopo essere salito sopra il tetto di un treno merci.
Una bravata che sarebbe stata fatale al ragazzo, Edoardo Mangano, che assieme ad alcuni amici, nella notte tra venerdì e sabato, voleva entrare in una discoteca che si trova nelle vicinanze della stazione di Porta Vescovo.
La dinamica
Secondo una prima ricostruzione, per tentare di entrare in un locale, il DiscoLove, Edoardo e gli amici avrebbero scavalcato una recinzione di una stazione secondaria di Verona, a Porta Vescovo. La vittima è salita sul tetto di un treno merci fermo sui binari ma nel farlo, rispetto agli altri, ha toccato i cavi della linea elettrica rimanendo folgorato.
La scarica gli è stata fatale: il corpo è stato ritrovato solo questa notte dagli agenti della Questura di Verona, intervenuti assieme alla Polfer. Ma già nella notte fatale il personale di sicurezza della stazione si sarebbe accorto, grazie alla video sorveglianza, di quanto stava accadendo e, dopo aver raggiunto i ragazzi, avrebbe chiesto loro di passare dal tetto della carrozza ferroviaria dove erano saliti ad un terrazzo adiacente, conoscendo bene il pericolo che i ragazzi stavano correndo.
Uno dei giovani ha ascoltato il consiglio mentre gli altri due, tra cui Edoardo, hanno scelto di scappare lanciandosi da parecchi metri sulla massicciata. Da quel momento dei due si sono perse le tracce, fino al ritrovamento, oggi, del cadavere del diciannovenne. Gli amici del ragazzo sono stati quindi rintracciati dalla Polizia ferroviaria per essere interrogati e rendere testimonianza nel ricostruire una vicenda che risulta essere a tutti gli effetti una bravata con esito drammatico.

L’allarme dato dai genitori e i punti non chiari
A dare l'allarme, scrive l’Arena di Verona, sono stati i genitori non vedendo rientrare a casa il figlio.
Ora la Polizia di Stato ha avviato le indagini su disposizione della Procura della Repubblica che - secondo quanto si è appreso - ha aperto un fascicolo d'indagine.
Resta da chiarire perché se uno dei giovani è rimasto con l'amico non abbia dato subito l'allarme, o se i due durante la fuga si siano persi di vista senza poi pensare a verificare l'uno la salute dell'altro. La salma del giovane è stata messa a disposizione del magistrato, mentre sono in corso ulteriori accertamenti per cercare di chiarire con esattezza la dinamica dell'episodio e le eventuali responsabilità di quanti erano con lui.