Lunedì 30 Settembre 2024

Runner ucciso, presa l’orsa La trappola-tubo e la frutta Cuccioli fuggiti nel bosco "Ora per lei l’eutanasia"

Operazione nella notte tra la neve, a 10 chilometri da dove è stato ritrovato il corpo del 26enne. Il presidente della Provincia, Fugatti: "Avremmo voluto abbatterla sul posto". Si aspetta il Tar.

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Runner ucciso, presa l’orsa La trappola-tubo e la frutta Cuccioli fuggiti nel bosco "Ora per lei l’eutanasia"

Catturata. L’orsa JJ4, killer del 26enne Andrea Papi il 5 aprile scorso nei boschi del monte Peller, si trova dalla notte tra lunedì e martedì al centro faunistico Casteller, nella zona sud di Trento. Il risveglio dalla sedazione, alle due di notte, al termine di un’operazione senza sbavature. Le squadre specializzate del Corpo forestale, studiando i movimenti storici dell’esemplare e dei tre cuccioli, piazzano due trappole a tubo con esche di frutta nella zona del torrente Meledrio, tra la neve, a una decina di chilometri dal luogo dell’aggressione mortale. E puntualmente, con il buio, JJ4 entra in un tubo assieme a due cuccioli (il terzo non abbocca e fugge).

Subito i veterinari arrivano e sedano la ricercata, mentre i cuccioli (di peso compreso tra i 35 e i 40 chilogrammi) sono fatti uscire. "Lavoro selettivo e di pazienza. Con rischio molto alto. Non dimentichiamo che nell’area delle operazioni si stima vivano circa 20 esemplari", è il commento di Raffaele De Col, capo del Dipartimento protezione civile, foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento. La fuga garantita ai cuccioli alimenta le polemiche degli animalisti, ma gli operatori difendono la scelta: "Si tratta di esemplari al secondo anno di vita, pienamente autonomi, che si sono allontanati immediatamente. Il momento era ideale per la cattura, dato lo svezzamento ormai a termine", chiarisce De Col, senza comunicare il punto esatto del ritrovamento, onde evitare morbose gite in un’area ad alto transito di orsi.

JJ4, 150 chili, svegliatasi in buone condizioni secondo i veterinari, è recidiva. Prima di uccidere Papi, nel 2020 aveva firmato un’altra aggressione – solo per caso non letale – ai danni di due escursionisti, padre e figlio. Subito l’amministrazione provinciale aveva chiesto l’abbattimento, però bocciato dal Consiglio di Stato. Dotata di collare radiotrasmittente e di marca identificativa sull’orecchio, JJ4 era stata seguita passo passo per due anni, sino a quando, la scorsa estate, il dispositivo aveva cessato di funzionare. "Eclatante negligenza nella sostituzione delle batterie", denunciano i co-portavoce nazionali di Europa Verde Angelo Bonelli ed Eleonora Evi, mentre l’Associazione italiana difesa animali e ambiente querela il presidente della Provincia Maurizio Fugatti per maltrattamento di animali e istigazione a delinquere.

L’ordine di abbattimento dell’orsa, pubblicato nella recente ordinanza provinciale, è ora al vaglio del Tar che ha prima sospeso l’abbattimento e poi ha rigettato la richiesta dell’amministrazione di anticipare a domani la decisione: la camera di consiglio resta fissata per il prossimo 11 maggio e, qualora il Tar dovesse dare parere positivo alla Provincia, la soppressione di JJ4 avverrebbe tramite eutanasia. "Avremmo voluto abbatterla sul posto", si rammarica Fugatti con la stampa. "Chi vuole bene al progetto Life Ursus non pensi a questa orsa, ma ci aiuti a trasferire gli esemplari in soprannumero", aggiunge l’esponente leghista, ribadendo l’intenzione di sopprimere gli altri esemplari aggressivi: MJ5 e M62.

La mancata accelerazione del Tar trova le sue motivazioni non solo nell’avvenuta cattura, ma anche nell’altra variabile in gioco: l’Ispra deve infatti ancora "pronunciarsi circa la praticabilità di un eventuale trasferimento" di JJ4 "in altro sito esterno alla Regione Autonoma Trentino-Alto Adige, anche estero", purché la destinazione indicata "inderogabilmente offra elevati standard per le esigenze di sicurezza e di incolumità per i frequentatori e senza che ciò comporti qualsivoglia spesa a carico della Provincia o dello Stato". Ma in una vicenda così controversa e divisiva, neppure la seduta dell’11 maggio al Tar sarà probabilmente risolutiva. Scommessa sotto la pari: quale che sia l’esito, anche stavolta l’antagonismo tra Fugatti e mondo animalista affiderà il destino di JJ4 al Consiglio di Stato.

Giovanni Rossi