Trento, 9 aprile 2023 – Dopo la morte del runner Andrea Papi ucciso da un orso in Trentino, primo caso in Italia, vale la pena di rileggere il Pacobace. Di che cosa si tratta? Del documento base che sintetizza politiche e conoscenze scientifiche ma anche obblighi delle istituzioni. Lo stesso citato dal presidente della provincia di Trento Maurizio Fugatti nella sua ordinanza di abbattimento.
Il testo fissa ad esempio una scala dei comportamenti più pericolosi degli orsi e chiarisce la definizione di animali problematici. L’acronimo indica il piano d’azione interregionale per la conservazione dell’orso bruno nelle Alpi centro orientali.
Situazioni critiche
Uno dei primi capitoli è dedicato agli orsi problematici e agli interventi in situazioni critiche.
La premessa: in tutte le zone nelle quali convivono orso e uomo “si verificano conflitti che possono essere più o meno rilevanti a seconda dei differenti contesti socio economici ed ambientali. Tale conflitti possono ridurre l’accettazione degli orsi da parte dell’uomo, a volte compromettendo fortemente le probabilità di persistenza della specie”.
“Azioni tempestive ed efficaci di prevenzione dei rischi”
Nello stesso testo si impegnano le istituzioni ad attivare “azioni tempestive ed efficaci di prevenzione dei rischi per la sicurezza dell’uomo e di mitigazione dei conflitti”. La famiglia di Andrea Paci ha già annunciato di voler denunciare Provincia e Stato.
Orsi problematici
Non tutti gli orsi sono uguali, come sanno bene gli scienziati. Conta la loro storia, aveva subito messo sull’avviso Paolo Ciucci, zoologo, professore alla Sapienza, quando ancora mancava la certezza sulla tragedia di Caldes. Un orso problematico può essere definito dannoso o pericoloso a seconda del suo comportamento, chiarisce il piano. E definisce ‘dannoso’ quello che provoca ripetutamente danni materiali, non basta una volta sola. Situazioni che si verificano “quando il soggetto ha perso la naturale diffidenza nei confronti dell’uomo”. L’orso pericoloso ha invece comportamenti che lasciano prevedere un rischio per l’uomo. “La pericolosità di un individuo – ricordano gli esperti – è in genere direttamente proporzionale alla sua assuefazione all’uomo”. Oppure si manifesta in casi particolari, quando ad esempio l’animale difende i piccoli o sta consumando una preda.
La scala del pericolo
Nel documento viene rappresentata una scala del pericolo. La situazione “ideale” e meno rischiosa: l’orso scappa immediatamente dopo un incontro ravvicinato. Agli antipodi: “Attacca senza essere provocato”. Quindi un caso che per gli scienziati esiste.
Squadre d’emergenza orso
Il Pacobace precisa quindi che l’intervento sugli orsi problematici o in situazioni critiche è realizzato attraverso una o più squadre d’emergenza formate da uomini naturalmente armati che in caso di codice rosso sono abilitati all’abbattimento dell’animale.