Trento, 17 luglio 2024 – Sono morti annegati la donna di 56 anni e il figlio di 19, scomparsi da ieri sul lago di Garda. I corpi senza vita di Alex Oleksiy e di Hanna Shatratska sono stati ritrovati, a poca distanza l’uno dall’altro, dai sommozzatori dei vigili del fuoco permanenti di Trento a 18 metri di profondità tra Punta Lido e spiaggia dei Sabbioni a Riva di Garda.
Mamma e figlio, di origine ucraine, si erano trasferiti in Vallarsa nella zona di Rovereto, in Trentino, per sfuggire alla guerra. Ieri i due si erano recati a Riva del Garda a bordo di un mezzo pubblico per una gita al lago. L’ultima volta erano stati ripresi dalle telecamere verso le 11.20, prima di immergersi nelle acque. Da quel momento di loro si sono perse le tracce.
A dare l'allarme, dopo numerose chiamate andate a vuoto, il compagno della donna che non li ha visti rincasare.
Le ricerche si sono subito concentrate nella zona nella zona tra Punta Lido e la spiaggia Sabbioni, dove era stato registrato l'ultimo segnale emesso dai loro telefoni cellulari. Sulla riva sono stati poi ritrovati gli asciugamani e i vestiti di madre e figlio. Mobilitati i sommozzatori e mezzi della Guardia Costiera, i carabinieri di Riva del Garda, i vigili del fuoco locali e quelli del corpo permanente di Trento. Dopo diverse ore il triste ritrovamento dei due cadaveri, che sono stati portati all'obitorio, a disposizione del pubblico ministero di turno, che cercherà di ricostruire la dinamica dell'accaduto.
"Erano nella nostra comunità da un paio di anni. Persone educatissime e per bene. Ho salutato la signora solo l'altroieri. Mi sembrava impossibile quando mi hanno detto che non la trovavano più", ha detto il sindaco del Comune di Vallarsa, Luca Costa.
Un’altra tragedia simile si è consumata oggi nel Cuneese: una bambina di 7 anni è morta annegata in un bioparco di Caraglio, mentre partecipava a un campo estivo organizzato dalla parrocchia.