Lunedì 18 Novembre 2024
ALESSANDRO D’AMATO
Cronaca

Margaret Spada e la rinoplastica killer, il prof: “Troppi falsi messaggi sul web”

Mario Pelle Ceravolo ha lavorato al fianco di Pitanguy, in Brasile: “Gli interventi di chirurgia plastica sono sottovalutati. E internet vende fumo”

Roma, 18 novembre 2024 – Mario Pelle Ceravolo, specialista in chirurgia plastica, ha frequentato la Scuola di Rio De Janeiro, lavorando a fianco del Prof. Pitanguy

Nella sua esperienza cosa è cambiato nei pazienti che si rivolgono a lei? E quali sono gli interventi più richiesti?

Palloncini bianchi e lacrime ai funerali di Margaret
I funerali di Margaret Spada a Lentini, Siracusa (Ansa)

“Purtroppo è cambiato tanto. Con l'esplosione dei social troppi sono i messaggi falsi che girano per la rete e propongono soluzioni accattivanti ma senza la professionalità necessaria per garantire i risultati. Le prime vittime di tutto questo sono i giovanissimi, i primi che si rivolgono a loro senza avere la capacità di giudizio necessaria per valutarli. Margaret Spada aveva fatto solo una consulenza telefonica: difficilmente avrebbe potuto valutare così la serietà dei professionisti. Il contatto personale permette al paziente di avere un interscambio valutativo con il dottore e non va mai saltato”.

La situazione dello studio Procopio era di totale illegalità. Chi doveva vigilare e non lo ha fatto?

“Il problema è che la chirurgia estetica viene praticata anche da persone che non hanno nessuna preparazione e a volte nemmeno coscienza professionale. Per questo operano in ambienti non a norma e senza permessi. A volte però un problema cardiologico acuto può provocare un disastro anche senza responsabilità da parte di chirurghi e anestesisti. Il problema è che questi interventi vengono sottovalutati: bisogna avere tutte le autorizzazioni e le attrezzature per affrontare emergenze e problemi. Evidentemente le strutture deputate ai controlli devono garantire che non ci siano situazioni illegali che poi possono provocare situazioni come questa”.

Anche Marco Procopio, il padre di Marco Antonio, accusato di omicidio colposo in relazione alla morte di Margaret Spada, diceva di aver studiato a Rio De Janeiro con il prof. Pitanguy come lei.

“Non è l'unico. Io ho studiato per sei anni come suo braccio destro, ma c'erano tanti chirurghi italiani che arrivavano, stavano due giorni in clinica e poi al ritorno si proclamavano suoi assistenti. La sua è la più grande scuola di chirurgia plastica del mondo e un titolo fa gola. La colpa di tutto questo è di internet, che permette di vendere fumo dove non c'è l'arrosto”.

Intanto aumentano i casi di irregolarità o clandestinità degli studi medici che poi portano a vicende come la morte di Margaret Spada. Da professionista, ritiene che ci siano provvedimenti da prendere a livello legislativo o di ordini dei medici, albi speciali da istituire etc?

“Io sono stato presidente dell'Associazione italiana di chirurgia plastica ed estetica per tanti anni. Tutti i nostri soci devono offrire garanzie per avere l'iscrizione. L'appartenenza di un chirurgo a queste società garantisce sulla sua serietà. Basta questo per combattere chi opera senza titoli e specializzazioni”.