Lunedì 25 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Hotel Rigopiano, la telefonata che frenò i soccorsi

L'amministratore alla prefettura dopo la slavina: "Li ho sentiti ora: è tutto a posto". Ma lui si trova altrove Soccorritore del Rigopiano muore d'infarto a 39 anni

Soccorritori all'hotel Rigopiano (Ansa)

Soccorritori all'hotel Rigopiano (Ansa)

Pescara, 2 febbraio 2017 - "L'albergo crollato? No è tutto a posto". Così l'amministratore dell'Hotel Rigopiano, Bruno Di Tommaso, risponde alla prefettura di Pescara che intende verificare le prime notizie arrivate al 118. La telefonata risale alle 17.40 di mercoledì 18 gennaio, quando la slavina ha già travolto la struttura. Di Tommaso in quel momento si trova altrove ma spiega alle autorità di avere da poco avuto contatti con il personale e assicura che nel resort la situazione, compatibilmente con l'enorme nevicata, è sotto controllo. Ecco la trascrizione dell'audio che viene diffuso oggi da alcune testate online. 

Funzionario prefettura: «Oh Bruno ciao, senti fammiti chiedere una cosa, tu fai il direttore su a Rigopiano?». Di Tommaso: «Sono l'amministratore». Funzionario: «Sai com'è la situazione su?». Di Tommaso: «Tragica. Sto rientrando a casa in questo momento». Funzionario: «La strada è chiusa?». Di Tommaso: «Certo che è chiusa... ma pure Farindola». Funzionario: «Io sto alla sala operativa della prefettura: ma tu riesci a parlare con qualcuno su?». Di Tommaso: «No, solo whatsapp» Funzionario: «Allora vedi un pochettino, perchè abbiamo ricevuto... aspetta un attimo che ti faccio parlare direttamente col direttore... abbiamo ricevuto una telefonata un pò strana, volevamo accertarci un attimino... Dottor Lupi dove sta? Aspetta che ti passo direttamente il dirigente, il responsabile». Lupi: «Pronto? Sono il dottor Lupi... sono stato spesso ospite da voi, ultimamente proprio quando è successo il secondo terremoto e ho visto che la struttura è in cemento armato. Adesso abbiamo avuto una telefonata di una persona che diceva che all'hotel Rigopiano c'erano feriti per crolli, etc. Abbiamo una telefonata registrata alla nostra centrale operativa...» Di Tommaso: «Ma no...chi l'ha fatta...» Lupi: «...attenzione, questa telefonata registrata al nostro sistema 118... non risponde poi più.. a noi il numero ci appare sempre benchè ci si metta trucco, trucchetto, 'anonimò eccetera... Tu hai notizia?» Di Tommaso: «Ma certo che ho notizia, no no..» Lupi: «quindi tutto a posto...» Di Tommaso: «cioè tutto a posto nel senso che...». Lupi: «Benissimo, mi fa grande piacere. Tra poco a metà febbraio sarò di nuovo vostro ospite. Che devo dire? L'importante è che è sicuro che non ci sia niente». Di Tommaso: «No.. Io sono stato fino a mò in collegamento tramite whatsapp...». Lupi: «perfettissimo...» . Di Tommaso: «...noi abbiamo una parabola per cui il segnale Internet è garantito, io riesco a comunicare con whatsapp. Tutto qua, insomma». Lupi: «Perfetto.. direttore mi da un gran sollievo.. Noi dobbiamo sempre accertarci, con l'aiuto qui del nostro amico comune. Va benissimo, grazie grazie». Di Tommaso: «Niente, grazie, arrivederci».

GLI ALLARMI - L'allarme era arrivato al centralino di emergenza mezz'ora prima con la telefonata di Giampiero Parete, il cuoco scampato alla tragedia. Le parole di Di Tommaso tranquillizzano le autorità, che riterranno inattendibile anche l'sos successivo, quello lanciato da Quintino Marcella (documentato da un altro audio). 

Intanto prosegue l'inchiesta sulla tragedia, che al momento non vede nessun nome sul registro degli indagati. Gli esperti che hanno partecipato ai primi sopralluoghi raccontano che la valanga sarebbe stata causata dal distacco di uno strato di neve di quasi 3 metri, accumulatosi sopra un altro strato di neve particolarmente compatto che avrebbe fatto da piano di scorrimento. Un fatto re che aggiunto alla pendenza accentuata, avrebbe prodotto l'effetto slavina del 18 gennaio. 

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FOTO Rigopiano, i volti delle vittime

Soccorritore del Rigopiano muore d'infarto a 39 anni