Milano, 27 gennaio 2025 – Stefano Boeri e Cino Zucchi devono andare agli arresti domiciliari. È quello che pensa la Procura di Milano, che ha chiesto i domiciliari, appunto, per i due architetti di fama internazionale e per una terza persona. Boeri e Zucchi sono indagati per turbativa d'asta nell'inchiesta sul concorso di progettazione internazionale per la realizzazione della nuova Beic, la Biblioteca Europea di Informazione e Cultura che dovrebbe sorgere entro il 2026 nella zona di Porta Vittoria. La richiesta è stata notificata ai legali per l'interrogatorio preventivo che si terrà il 4 febbraio davanti al gip, che dovrà valutarla.
Il commento di Stefano Boeri
"Sono sorpreso e molto turbato. Attendo con fiducia l’incontro con il Giudice per le indagini preliminari, allo scopo di poter finalmente chiarire la mia posizione", sono le prime parole dell’archistar del Bosco verticale alla notizia della richiesta dei domiciliari.
La reazione di Cino Zucchi
“Il grande rigore con il quale ho partecipato ai lavori della giuria di concorso Beic mi rendono totalmente tranquillo rispetto alle indagini in corso, e spero che il confronto con i pm possa dimostrare la mia piena estraneità ai fatti contestati”, il commento di Cino Zucchi.
La nota di Fondazione Beic
Sulla notizia è intervenuta anche la Fondazione Beic, che si occupa di promuovere, formare e diffondere espressioni della cultura e dell’arte, perseguendo finalità di istruzione ed educazione attraverso la realizzazione e la gestione della Biblioteca europea di informazione e cultura.
"La Fondazione Beic – si legge – prende atto dagli organi di stampa dell’esito della chiusura delle indagini relative al concorso internazionale di progettazione della nuova Beic. Come Fondazione rinnoviamo la piena fiducia nell’operato della Commissione presieduta dall’architetto Boeri, come anche nel lavoro della magistratura, certi che l’evolversi dell’iter giudiziario chiarirà la trasparenza dell'operato della Commissione”.
L’indagine
L’archistar padre del "Bosco verticale" e direttore della Triennale è finito sotto la lente della Procura nell’ottobre del 2023, come detto, per turbativa d’asta in relazione al progetto della Biblioteca europea di informazione e cultura (Beic) che dovrebbe sorgere a Porta Vittoria.
Nel registro degli indagati per la gara pubblica indetta dal Comune di Milano relativa al concorso internazionale di progettazione per la realizzazione della nuova Beic, c’erano Boeri e Cino Paolo Zucchi, nelle vesti di commissari, e i vincitori Manuela Fantini, Angelo Raffaele Lunati (docente al Politecnico e capogruppo del progetto vincitore) e Giancarlo Floridi. Sono accusati di turbata libertà degli incanti “perché, in concorso tra loro, turbavano la gara pubblica indetta dal Comune di Milano”, relativa alla realizzazione della nuova Biblioteca, “attraverso mezzi fraudolenti”.
Il concorso internazionale per la Beic, a cui avevano partecipato 44 studi di architettura di tutto il mondo, si era chiuso con la proclamazione dei vincitori fatta l’11 luglio 2022: Angelo Raffaele Lunati, titolare di Onsitestudio, aveva battuto il progetto con capofila l’architetto Michele De Lucchi. Con la vittoria erano arrivate subito le proteste degli sconfitti, che avevano sollevato dubbi sull’assegnazione e sulla terzietà della commissione. Due dei professionisti della cordata dei vincitori, Angelo Raffaele Lunati e Giancarlo Floridi, sono in forza al Dipartimento di architettura e studi urbani del Politecnico insieme a Boeri e Zucchi.