
L'ex ministra Lucia Azzolina
Roma, 13 maggio 2020 - La riapertura delle scuole a settembre è praticamente assodata da settimane. E non ci saranno colpi di scena nella Fase 2: a ribadirlo è la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina. "Le condizioni sanitarie ad oggi non consentono di terminare l'anno scolastico in presenza a scuola, per tale ragione il governo ha deciso il rientro a scuola a settembre prossimo", dice in audizione presso la Commissione Cultura della Camera. "Tuttavia il servizio di istruzione è un servizio pubblico essenziale costituzionalmente garantito - aggiunge - per questo abbiamo subito sollecitato la didattica a distanza per garantire il diritto allo studio"
Bocciature
La novità riguarda la possibilità di "non ammettere all'anno successivo studentesse e studenti con un quadro carente fin dal primo periodo scolastico". Nessun colpo di spugna, tanto meno 6 politico. La Azzolina precisa che "la valutazione avverrà sulla base di quanto effettivamente svolto, gli alunni potranno essere ammessi alla classe successiva anche in presenza di voti inferiori a 6 decimi, in una o più discipline". Ma le insufficienze "compariranno nel documento di valutazione", chiarisce. Spiegando poi che "lavoriamo nell'interesse nei nostri ragazzi, nessuno sarà lasciato indietro".
Esame terza media
A proposito dell'esame di terza media, la ministra assicura che concederà "tutto il tempo che serve alle istituzioni scolastiche per svolgere tutto il procedimento in assoluta serenità" Secondo la bozza di ordinanza ministeriale il procedimento dell'esame doveva svolgersi entro la fine delle lezioni, dunque l'8 giugno.
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