Roma, 29 dicembre 2020 - La data x è il 15 gennaio quando scadrà il termine fissato dal Dpcm 3 dicembre per le chiusure di determinate attività imposte dalla seconda ondata del Coronavirus. Ma già adesso è aperto il dibattito: cosa succederà per palestrre, piscine, cinema, teatri? Riapriranno o l'andamento della curva dei contagi imporrà un ulteriore stop? La discussione all'interno del governo e ntra gli scienziati è apertissima. I dubbi sulla riapertura sono tanti. Dopo che già appare problematica la riapertura il 7 gennaio delle piste da sci.
Oggi uno spiraglio di luce viene dal ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora. "Penso sia possibile, seppur con alcune limitazioni, riaprire palestre, piscine e centri di danza entro la fine di gennaio". Lo ha detto, Spadafora, durante il programma di Raitre Agorà. Il ministro ha aggiunto che si dovrà tenere conto dell'andamento dei contagi, "ma l'apertura a fine gennaio è un obbiettivo raggiungibile. Vorrei lanciare un segnale di tranquillità".
Per quanto riguarda le limitazioni si discute se sia possibile contingentare ulteriormente gli ingressi e vietare l'uso degli spogliatoi. Per le palestre, per esempio, si potrebbe pensare a limitare (cosa possibile per quelle piccole) l'accesso a un solo cliente con un istruttore.
Una decisione andrà presa anche per quanto riguarda spettacoli, cinema e teatri.
Quando iniziano i saldi: le date regione per regione
Tutto dipenderà dai dati epidemiologici. Di qui l'importanza della responsabilità individuale nell'affrontare i giorni di fine anno. E in ogni caso la decisione arriverà a ridosso della scadenza.
Tra l'altro c'è da sottolineare come dal 7 gennaio l'Italia tornerà alla suddivisione normale nelle tre zone (gialla, arancione e rossa).
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