Domenica 8 Settembre 2024
MAURIZIO GENNARI
Cronaca

La cella in cui finì Vasco Rossi diventa attrazione turistica. La trovata del sindaco di Pesaro

Riapre il monumento di Rocca Costanza, la fortezza di Pesaro dove il rocker di Zocca trascorse 22 giorni (di cui 5 in isolamento) di carcere. Era stato arrestato con l’accusa di spaccio di droga, poi fu prosciolto. L’edificio era chiuso dal 2019: ora si teme l’assalto dei fans del cantante

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Andrea Biancani, 53 anni, sindaco di Pesaro, mostra la cella dove fu rinchiuso Vasco

Pesaro, 14 agosto 2024 – “E va bene, va bene così...". Era appena uscito questo brano, quando Vasco Rossi, il 20 aprile del 1984, varca il pesante cancello di Rocca Costanza, imponente fortezza fatta costruire dagli allora signori di Pesaro, gli Sforza, fra il 1474 e il 1483. Accanto il rocker di Zocca aveva due carabinieri perché era stato prelevato poco più di un’ora prima, in un capannone alle porte di Bologna, per uso e spaccio di cocaina e trasferito nel carcere di Pesaro. Trascorse 22 giorni da incubo, di cui 5 in una cella d’isolamento nella piazza d’armi della fortificazione, un ‘buco’. Gli altri 17 giorni in una ‘stanza’ che ora rischia di diventare meta di pellegrinaggio per i fan della rockstar.

“Ecco, questa è la cella dove è stato Vasco Rossi", ha indicato a giornalisti e turisti il sindaco di Pesaro Andrea Biancani, mercoledì scorso, in occasione della riapertura del monumento che era chiuso dal 2019. La cella di isolamento, invece, non è visitabile perché è stata abbattuta. Un pezzo di vita che il cantante non ha mai nascosto: "Passai 5 giorni in isolamento, cercavo di dormire, mi svegliavo credendo di aver fatto un brutto sogno: infine realizzavo che era tutto vero".

Uno dei secondini dell’epoca racconta che "Vasco era già noto e famoso e quando è stato rimesso in libertà, fuori ad attenderlo c’era una Ferrari gialla. L’autista gli consegnò le chiavi e se ne andò". Tutti i giorni davanti alla fortezza-carcere di Pesaro uno stuolo di giornalisti e anche di cameramen perché l’arresto di Vasco Rossi – si parla di 40 anni fa – fece scalpore. E come dice il saggio che non tutti i mali vengono per nuocere, mentre Vasco era in galera quelli della sua band, ridendo, lo invitavano a "resistere perché tutti parlano di te e... ‘E va bene, va bene così...‘, sta andando come un bomba".

Come finisce Vasco Rossi a Pesaro? Perché l’inchiesta per detenzione e spaccio venne aperta dalla Procura della città marchigiana, sulla scorta della confessione di uno spacciatore locale. Molto particolare fu l’irruzione dei carabinieri, guidati da un capitano nel capannone di Bologna nell’allora capannone che ospitava la discoteca Variety. Racconta uno dei presenti: "Sentimmo bussare, dentro c’erano Vasco, tutta la band e anche i tecnici. Stavamo provando. L’ufficiale entra e dice cosa stava cercando. ‘Cercate questa? dice Vasco. E consegna la bustina con la cocaina".

Ma non finisce lì, perché i militari continuano la perquisizione. Tra la faccia stupita dell’ufficiale dei carabinieri "perché dopo un paio di minuti, la band si ricompose e come se nulla fosse tornò a provare alcuni brani". Il comandante dei carabinieri esclamò: "Io una cosa così non l’ho mai vista". Finita la perquisizione la corsa a Pesaro e quindi l’ingresso nel carcere (allora) di Rocca Costanza. E ora quella cella rischia di diventare una attrazione per tutti quei visitatori e sono tanti.

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Per la cronaca nel corso della detenzione gli unici artisti che andarono a far visita alla rockstar emiliana furono Fabrizio De André e Dori Ghezzi. Il 12 maggio Vasco ottenne la libertà provvisoria. In seguito fu scagionato dall’accusa di spaccio, ma fu condannato a due anni e otto mesi con la condizionale per detenzione di sostanze stupefacenti.