Elena
Ugolini
Il futuro concreto, quello dello studio, del lavoro, di una famiglia da costruire. Pensate a chi si è maturato quest’anno o a chi si è laureato e non ha ancora potuto farne un colloquio perché tutte le assunzioni sono bloccate dalla cassa integrazione! L’unico modo per mettere al centro bambini e ragazzi è riaprire scuole e università. Le ultime indicazioni sembrano rendere possibile il rientro in aula di tutte le classi, ma stiamo perdendo tempo prezioso e in questo momento la tempestività è il bene più grande. Per riaprire la scuola a settembre non basta aver stanziato dei soldi, occorre poterli spendere. Non è sufficiente dire che servono i test sierologici a tappeto per tutto il personale, i banchi singoli per mantenere il distanziamento di almeno un metro tra le bocche degli alunni, gli interventi di edilizia "leggera", è necessario che tutti si prendano fino in fondo le proprie responsabilità. Non parlo solo dei dirigenti scolastici e degli amministratori a livello locale e nazionale, ma anche degli insegnanti, del personale Ata, delle famiglie e degli stessi studenti. Esempi? Se con l’acquisto dei banchi e dei test sierologici affidati al commissario Arcuri accadrà quello che è successo mesi fa con le mascherine, come faremo a riaprire le scuole ? Se le famiglie non saranno rigorose nelle autocertificazioni sullo stato di salute dei figli, se il personale userà in modo improprio la possibilità di stare a casa per situazioni di "fragilità" e rifiuterà i controlli, come potremo continuare a fare scuola? Solo con la collaborazione di tutti sarà possibile continuare a vivere, insegnare e lavorare, nonostante il virus; solo così si potrà intervenire sui singoli casi tempestivamente, senza dover di nuovo bloccare tutto a livello nazionale.