Giovedì 18 Luglio 2024
MARCO PRINCIPINI
Cronaca

Resti umani nel borsone da calcio. Sono della donna sparita a maggio. Il marito è in carcere per l’omicidio

La macabra scoperta lungo una strada nel Sud dell’isola. La svolta nelle indagini grazie ai cani molecolari. Francesca Deidda aveva 42 anni. L’uomo (che nega) è accusato anche di occultamento di cadavere.

Resti umani nel  borsone da calcio. Sono della donna sparita a maggio. Il marito è in carcere per l’omicidio

Resti umani nel borsone da calcio. Sono della donna sparita a maggio. Il marito è in carcere per l’omicidio

Un borsone vicino a un albero, abbandonato a poche decine di metri dalla vecchia strada Orientale Sarda, dentro resti umani in decomposizione. È la macabra scoperta fatta nel primo pomeriggio di ieri dai carabinieri impegnati da dieci giorni nelle ricerche di Francesca Deidda, la 42enne sparita da San Sperate i primi di maggio e che secondo la Procura sarebbe stata uccisa dal marito Igor Sollai, 43 anni, in carcere per omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. I resti in quel borsone sarebbero proprio della donna, anche se la certezza arriverà solo dopo la Tac e l’autopsia che saranno eseguite nella giornata di oggi.

Il ritrovamento Il ritrovamento del borsone è avvenuto quasi contemporaneamente al nuovo interrogatorio di Sollai, che sia dopo il fermo che davanti al Gip durante la convalida si era avvalso della facoltà di non rispondere sostenendo di essere estraneo alla vicenda. Ieri il marito della donna ha deciso di parlare e lo ha fatto per quattro ore. "Il nostro assistito ha risposto alle contestazioni, ricostruendo la vicenda – hanno detto gli avvocati Carlo Demurtas e Laura Pirarba che lo difendono appena usciti dal carcere di Uta – fornendo le informazioni su ciò che non torna, guardando anche mappe e fotografie".

Sollai ha ribadito al pm Marco Cocco che la moglie si sarebbe allontanata volontariamente. Proprio durante l’interrogatorio sarebbe arrivata l’informazione sul ritrovamento dei resti del corpo e forse, proprio per questa ragione, il pubblico ministero ha deciso di sospendere l’interrogatorio recandosi a Sinnai, in località San Priamo, vicino al ponte romano dove già erano stati rinvenuti il bite dentale, l’accappatoio, il beauty case e le tracce di sangue di Francesca. Proprio a poche centinaia di metri da quel luogo è stata trovata la sacca. Fondamentale per il ritrovamento sarebbe stato il fiuto del cane molecolare dell’unità cinofila arrivata appositamente dal Nucleo carabinieri di Bologna, specializzata nella ricerca di sangue e cadaveri, utilizzata per le battute degli ultimi due giorni.

Sul posto insieme al pm Cocco, il medico legale Roberto Demontis che ha eseguito un primo esame e al quale oggi sarà affidato l’incarico per l’autopsia, gli specialisti del Ris di Cagliari e l’avvocato Gianfranco Piscitelli che rappresenta Andrea

Deidda, fratello di Francesca: "Credo che domani (oggi, ndr.) sarà fatta una Tac su quanto trovato del nel borsone – ha detto il legale ai giornalisti – poi sarà eseguita l’autopsia e saranno nominati dei consulenti. Noi nomineremo Roberta Bruzzone". "Eravamo in un periodo di pausa, non abitava più con me. Non è scomparsa, ma semplicemente non risponde al telefono". Così due giorni prima dell’arresto Igor Sollai aveva parlato alle telecamere di Chi l’ha visto.