ROMA
Al termine di una videoconferenza lunghissima il comitato tecnico scientifico per l’emergenza Coronavirus non muta la barra e sceglie la prudenza, seppure con qulche ammorbidimento. Ribadisce con forza la necessità della distanza minima di un metro sui treni a media e lunga percorrenza e rivolge un forte appello alle Regioni – che hanno potestà in materia – per l’adeguamento anche sui treni regionali della stessa misura precauzionale. Il Cts ribadisce che sui treni a media e lunga percorrenza i posti "gomito a gomito" possono essere venduti ai familiari conviventi e apre anche ai "frequentatori abituali" (colleghi di lavoro e amici). Secondo stime del Cts questo porterebbe a un ampliamento della capienza dal 50% attuale al 65%, contro il 75-80% dell’ordinanza 14 luglio stoppata dall’ordinza del ministro Speranza. Il Cts ma non deflette invece dal metro per i posti ‘faccia a faccia’. Ancora nessun via libera al pubblico negli stadi e nessuna novità per le discoteche non all’aperto, mentre la vera novità di giornata è un via libera alle crociere – seppure con una lunga serie di prescrizioni – il 15 agosto. "L’ ordinanza non è legata solo alla vicenda dei treni ma al rispetto delle regole essenziali e i termini verranno confermati nel Dpcm che approveremo – dice Roberto Speranza al question time alla Camera -. Ogni scelta restrittiva è evidente che comporta dei costi e dei disagi, ma dobbiamo rispettare i tre principi fondamentali: uso mascherine, distanziamento di almeno un metro e lavaggio delle mani, perche solo ciò ci può consentire di non vanificare il lavoro fatto". Speranza ha ribadito che la distanza di almeno un metro "devono essere rispettate in tutti i luoghi al chiuso" e quindi anche su treni locali e autobustram, ma qui la competenza è regionale. Per questo Speranza ha sottolineato che il Governo "intende lavorare nella direzione di continuare il dialogo in corso con le Regioni". Un primo risultato lo si è visto ieri con la Toscana che ha deciso di adeguarsi all’ordinanza del ministro della Salute. Nell’ordinanza firmata dal governatore Rossi si stabilisce quindi di nuovo l’obbligo di mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro, così come richiesto dal ministero, salvo le eccezioni già approvate dal comitato tecnico scientifico.
Alessandro Farruggia