Venerdì 20 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Davide Rebellin morto in un incidente: caccia al camion killer. Telecamere al setaccio

I carabinieri hanno passato al vaglio moltissime immagini dei circuiti di sicurezza della zona della tragedia. In un frame si vedrebbe un autoarticolato che si arresta e riparte in un orario compatibile con lo scontro fatale

La bici distrutta di Davide Rebellin sul luogo dell'incidente

Vicenza, 1 dicembre 2022 - Prosegue la caccia al camion killer che ieri ha causato l'incidente e la morte di Davide Rebellin. La procura di Vicenza ha aperto un fascicolo contro ignoti: l'accusa è quella di omicidio stradale. I carabinieri avrebbero ristretto a una decina il numero di autoarticolati che intorno a mezzogiorno di ieri sono passati nella zona dell'incidente lunga la strada regionale 11 a Montebello Vicentino. Passate al vaglio moltissime immagini delle telecamere di sicurezza della zona, da quelle del parcheggio accanto al luogo della tragedia, alle altre dislocate vicino al casello di Montebello della A4, ad un chilometro di distanza. Secondo indiscrezioni, ve ne sarebbe uno in particolare che in alcuni frame, si vede arrestarsi e ripartire subito dopo, in orario compatibile con l'investimento di Rebellin.

Presentata la 58ª Tirreno-Adriatico: il ricordo di Rebellin

Nel ricordo di David Rebellin, che la vinse nel 2001, è stata presentata oggi a Camaiore (Lucca) la 58ª edizione della Tirreno-Adriatico. La gara si svolgerà dal 6 al 12 marzo prossimi. Rebellin è stato ricordato da Marcello Pierucci, sindaco di Camaiore, dove il ciclista nel 1992 debuttò come professionista insieme a Marco Pantani al Gran premio Città di Camaiore. "Purtroppo ancora un'altra disgrazia sulle strade, occorre fare qualcosa di concreto per evitarle, perdiamo un professionista che ha dato tanto al ciclismo", le parole poi del ct della Nazionale di ciclismo Daniele Bennati. Mauro Vegni, organizzatore Rcs sia della Tirreno Adriatico che del Giro d'Italia, si è unito nel ricordo di Rebellin: "Siamo rimasti senza parole nell'apprendere questa tragedia. Se ne è andato un ciclista che per 20 anni è stato protagonista, un esempio per i giovani per il suo spessore anche umano".

A Rebellin è stato dedicato anche il docufilm 'Una gemma di raro prestigio', sulla storia del Gran premio Città di Camaiore, che contiene anche un'intervista al ciclista scomparso e che viene presentato oggi.

Malagò: "Agire in fretta per evitare queste tragedie"

"È la 103esima morte di un ciclista nel nostro Paese dall'inizio dell'anno. Un numero impressionante. Lo si è detto spesso, anche con i migliori presupposti: si deve fare in modo di evitare questi numeri impressionanti. Un abbraccio alla famiglia da parte del Comitato Olimpico", queste le parole del presidente del Coni Giovanni Malagò riguardo la tragica morte di Rebellin. "Quando vengono colpiti da questa tragedia - aggiunge Malagò - protagonisti del nostro mondo, dello sport e del ciclismo, come Davide e come lo è stato Scarponi, c'è una ribalta mediatica. Ma penso si debba agire in fretta. C'è un utilizzo della bicicletta che più o meno ognuno fa a livello ludico, come pratica motoria o addirittura di chi lo fa per lavorare, come in questo caso. È un ulteriore elemento di riflessione".