Roma, 11 dicembre 2021 - Un boato ha squarciato il silenzio del sabato di Ravanusa verso le 20.30. Un tubo del metanodotto cittadino è scoppiato ed è crollata una palazzina di quattro piani in via Galileo Galilei, a Ravanusa. Subito si era parlato dell'esplosione di una bambola del gas. Il primo bilancio della tragedia è di 12 persone disperse, tra cui 3 bambini e una coppia di giovani sposi, con lei incinta. Altri residenti degli appartamenti ridotti in macerie sono invece riusciti a uscire illesi o lievemente feriti. Sono decine gli sfollati e ci sono danni anche ad alcuni edifici limitrofi per un'area interessata di almeno 1000 metri quadrati. "Sembra Beirut", è stato il commento di Salvo Cocina, il capo del dipartimento regionale della Protezione Civile. Vigili del fuoco, carabinieri e polizia oltre a volontari, dopo lo spegnimento delle fiamme, hanno iniziato la corsa contro il tempo per cercare i dispersi, spostando le macerie.
Intanto, il procuratore della Repubblica di Agrigento, Luigi Patronaggio, ha annunciato l'apertura di un'inchiesta: "Questo è il momento dei soccorsi - ha dichiarato -. Domattina, quando interverrà la squadra speciale dei vigili del fuoco da Palermo, interverrà anche la Procura. Al momento abbiamo notizie di dispersi, dobbiamo aspettare e capire".
La protezione civile regionale ha spiegato che le fiamme, sprigionate dopo l'esplosione, sono state spente ma "sacche di gas della rete cittadina impediscono l'accesso in sicurezza sulle macerie". Nel paese agrigentino di oltre 10mila abitanti, a 50 minuti di auto dal capoluogo e a più di due ore da Palermo, la gente è scesa in strada terrorizzata. "Una bomba, una bomba", gridavano. L'energia elettrica è stata tolta in tutta la zona.
Tre squadre di volontari (Procivis, Guardia costiera ausiliaria e Croce rossa) hanno raggiunto Ravanusa per i soccorsi, rispondendo all'appello del sindaco Carmelo D'Angelo: "C'è stato un disastro. Chiunque abbia autobotti e mezzi meccanici ci dia una mano. Chiunque abbiano pale e ruspe vengano a dare una mano".
Il vescovo di Agrigento, Alessandro Damiano, ha mandato un messaggio di vicinanza "alla comunità di Ravanusa, che sta vivendo momenti di apprensione in seguito all'esplosione causata da una fuga di gas. Prego per quanti si stanno impegnando nel contenere il pericolo e per accertare la sperata assenza di vittime".