Giovedì 19 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Ratzinger: "Basta pregiudizi su me e Papa Francesco"

Benedetto XVI in una lettera scritta a monsignor Viganò: "Non è vero che Bergoglio è solo un uomo pratico e io un teorico che non capisce la vita concreta dei cristiani. Continuità tra i nostri pontificati" Il lustro di Francesco, papa diverso

Giugno 2015, Papa Francesco nella residenza di Benedetto XVI (Ansa)

Roma, 12 marzo 2018 - Tra il pontificato di Papa Francesco e quello di Benedetto XVI c'è "una continuità interiore". Ad affermarlo è lo stesso Joseph Ratzinger in una lettera scritta al prefetto della Segreteria per la Comunicazione mons. Dario Viganò alla vigilia dei 5 anni del papato di Bergoglio. L'occasione è la presentazione della collana 'La teologia di Papa Francesco' (edita dalla Lev e curata da don Roberto Repole, presidente dell'Associazione Teologica Italiana) che, secondo il papa emerito, quasi novantenne,  "vuole opporsi e reagire allo stolto pregiudizio" per cui Francesco "sarebbe solo un uomo pratico privo di particolare formazione teologica o filosofica, mentre io sarei stato unicamente un teorico della teologia che poco avrebbe capito della vita concreta di un cristiano oggi". 

"I piccoli volumi (undici ndr) - aggiunge Benedetto XVI nella missiva,  che è stata letta dallo stesso Viganò - mostrano a ragione che Papa Francesco è un uomo di profonda formazione filosofica e teologica e aiutano perciò a vedere la continuità interiore tra i due pontificati, pur con tutte le differenze di stile e di temperamento". Per questo Ratzinger ringrazia "di averli ricevuti in dono". 

Domani saranno passati 5 anni da quel 13 marzo del 2013, giorno in cui, affacciato su Piazza San Pietro, Jorge Bergoglio disse che i "fratelli cardinali" erano andati a prendere il vescovo di Roma "quasi alla fine del mondo". Fuor di metafora, i cardinali avevano scelto lui: un argentino, un uomo delle periferie. L'elezione di Bergoglio al soglio pontificio fu la conseguenza di una mossa inaspettata e sconvolgente, le dimissioni di Benedetto XVI. Ed è stata spesso letto come una decisione di rottura rispetto al passato. 

In realtà più volte nel corso di questo lustro è emersa la sintonia tra il Papa emerito e Papa Francesco che comunque continuano ad avere uno stretto rapporto, fatto di incontri, telefonate, e soprattutto di preghiera. Monsignor Viganò ha raccontato di aver inviato la collana della Lev a Ratzinger per chiedergli se volesse scrivere una pagina di teologia. Il Papa emerito invece ha scelto di inviare un messaggio con chiare parole di plauso per il lavoro e il pensiero teologico del suo successore.