I simboli del potere sono ancora tutti lì, zucchetto, anello del Pescatore, e soprattutto la veste bianca. Seduto sulla carrozzina, malconcio per l’età e il peso di un pontificato addosso, le foto del Papa emerito Benedetto XVI volato dal Vaticano a Monaco destinazione Ratisbona al capezzale del fratello 96enne malato, hanno fatto il giro del mondo.
E ora, gli interrogativi si affollano: Ratzinger è andato dare l’estremo saluto al suo parente più stretto, l’unico rimasto in vita della famiglia di origine, o a concludere la sua stessa esistenza tra i paesaggi in cui è cresciuto, tra le facciate delle aule universitarie dove ha brillato come fine teologo, tra i ricordi della casa di famiglia e il suo studiolo già preparato a Rathaus, nel sobborgo di Pentling dove pure aveva immaginato il suo buen retiro? Il volo militare italiano che lo ha accompagnato due sere fa, l’Airforce 3131 dell’Aeronautica, ha fatto ritorno a Ciampino come da programma.
Al momento non è programmato nessun volo che torni a prenderlo. Anche Francesco, il Papa regnante, prima che Ratzinger lasciasse il Vaticano gli ha dato la sua benedizione: ad andare verso l’ultimo viaggio, incurante della pandemia, delle restrizioni a causa del Covid, dei rischi che affrontare che il trasferimento comportano per il suo fisico fragile di 93enne. "Anche un Papa Emerito ha paura della morte?" Gli ha chiesto il suo biografo Peter Seewald per il libro ‘Ultime conversazioni’ del 2016, dove c’è già tutto il testamento spirituale di Benedetto XVI. "Per certi versi sì, - risponde Ratzinger -. In primo luogo c’è il timore di essere di peso agli altri a causa di una lunga invalidità. Lo troverei molto triste".
La suggestione che Benedetto XVI rimanga in Germania, anzi nella sua Baviera, senza fare ritorno nel monastero Mater Ecclesiae dove ha risieduto dalle dimissioni in poi, è stata lanciata ieri dal tabloid tedesco, Bild, che, si vocifera negli ambienti cattolici, abbia grosse entrature nell’entourage del Papa emerito, in particolare presso il suo ex segretario Gaenswein. Per ora, blindato a Ratisbona, circondato da un drappello della sua ‘corte’ vaticana che non lo abbandona mai, Ratzinger ieri mattina ha celebrato la messa nel seminario della città e non ha voluto ricevere nessuno dei vescovi tedeschi che lo hanno accolto ‘in patria’. In queste ore in Germania monta anche la polemica su chi abbia venduto alle grosse agenzie internazionali le fotografie dell’Emerito all’arrivo all’aeroporto di Monaco. Alla diocesi di Ratisbona continuano a spiegare che si tratta semplicemente di una "visita privata". Ratzinger di tutto questo è incurante, il suo pensiero è altrove. "Quando si troverà al cospetto dell’Onnipotente", chiedeva ancora Seewald nel libro-confessione, che cosa gli dirà? "Lo pregherò di essere indulgente con la mia miseria".