Roma, 7 novembre 2024 – Gli scienziati si aspettavano il superamento della soglia attorno al 2035, recentemente avevano parlato del 2030 e di superamenti “per alcuni mesi” anche prima di allora. Ma nessun si aspettava che la soglia degli uno e mezzo gradi di riscaldamento rispetto all’epoca preindustriale fosse superata nel 2024. E invece, complice anche il fenomeno del “Nino” nel Pacifico, la corrente che periodicamente riscalda il pianeta, è successo già nel 2024.
Questo ha implicazioni globali ma particolarmente rilevanti per le zone più sensibili al cambiamento climatico come le zone artiche e il mediterraneo. In particolare il riscaldamento del mare Mediterraneo rischia di aumentare l’intensità degli eventi meteo estremi come quelli visti recentemente in Emilia Romagna e a Valencia e accelerare il trend di scioglimento dei ghiacciai che tanta importanza ha per il ciclo idrologico. Il cambiamento climatico si conferma molto più veloce dell’atteso, e questo, vista la lentezza e inefficacia delle trattative climatiche, è largamente preoccupante perché rischia di produrre un mondo ben più caldo di 2° gradi _ diciamo tra due e tre gradi _ a fine secolo.
"Dopo 10 mesi del 2024 – dice Samantha Burgess, vicedirettore del Servizio cambiamenti climatici di Copernicus – è ormai praticamente certo che questo sarà l'anno più caldo mai registrato e il primo anno con più di 1,5ºC al di sopra dei livelli pre-industriali secondo il dataset ERA5. Questo segna una nuova pietra miliare nei record di temperatura globale e dovrebbe servire da catalizzatore per aumentare le ambizioni per la prossima Conferenza sui cambiamenti climatici, COP29".
I dati sono chiarissimi.
- L'ottobre 2024 è stato il secondo più caldo a livello globale, dopo l'ottobre 2023, con una temperatura media dell'aria superficiale ERA5 di 15,25°C, 0,80°C al di sopra della media 1991-2020 per ottobre.
- L'ottobre 2024 è stato di 1,65°C al di sopra del livello pre-industriale ed è stato il 15° mese in un periodo di 16 mesi in cui la temperatura media globale dell'aria superficiale ha superato di 1,5°C i livelli pre-industriali.
- La temperatura media globale degli ultimi 12 mesi (novembre 2023 - ottobre 2024) è stata di 0,74°C al di sopra della media 1991-2020 e di 1,62°C al di sopra della media preindustriale 1850-1900.
- L'anomalia media della temperatura globale per i primi 10 mesi del 2024 (da gennaio a ottobre) è di 0,71°C al di sopra della media 1991-2020, la più alta mai registrata per questo periodo e 0,16°C più calda dello stesso periodo del 2023. È ormai praticamente certo che il 2024 sarà l'anno più caldo mai registrato. L'anomalia della temperatura media per il resto del 2024 dovrebbe scendere quasi a zero perché il 2024 non sia l'anno più caldo.
- visto che il 2023 è stato di 1,48°C al di sopra del livello preindustriale secondo l'ERA5, è altrettanto praticamente certo che la temperatura annuale per il 2024, secondo l'ERA5, sarà di oltre 1,5°C al di sopra del livello preindustriale e probabilmente di oltre 1,55°C
In Europa e nelle altre regioni il fenomeno ha assunto caratteristiche specifiche
- La temperatura media sulla terraferma europea per il mese di ottobre 2024 è stata di 10,83°C, 1,23°C al di sopra della media 1991-2020 per il mese di ottobre, rendendo il mese il 5° ottobre più caldo mai registrato in Europa. L'ottobre 2022 è il più caldo mai registrato, con 1,92°C sopra la media.
- Le temperature europee sono state superiori alla media in quasi tutto il continente.
- Al di fuori dell'Europa, le temperature sono state più alte della media nel Canada settentrionale e ben al di sopra della media negli Stati Uniti centrali e occidentali, nel Tibet settentrionale, in Giappone e in Australia.
- Le temperature sono state notevolmente inferiori alla media nella Groenlandia centrale e in Islanda.
Temperatura della superficie marina
- La temperatura media della superficie del mare (SST) per ottobre 2024 su 60°S-60°N è stata di 20,68°C, il secondo valore più alto registrato per il mese, e solo 0,10°C al di sotto di ottobre 2023.
- Il Pacifico equatoriale orientale e centrale ha registrato temperature inferiori alla media, indicando un avvicinamento a condizioni di La Niña, ma le SST in tutto l'oceano sono rimaste insolitamente alte in molte regioni.